Torino, 3 feb — Tragedia a Torino, dove un bimbo marocchino di 15 mesi è precipitato dall’ottavo piano di un palazzo in via Pacini 1, schiantandosi al suolo e morendo sul colpo. Lo stabile si trova nel degradato quartiere Barriera di Milano, periferia nord del capoluogo sabaudo. Il fatto è avvenuto intorno alle 12,30. Il piccino, di nome Adam, si trovava a casa dei nonni materni, quando è improvvisamente caduto da una finestra. E’ il secondo episodio di questo genere che avviene nel giro di tre settimane a Torino. Il mese scorso era toccato alla piccola Fatima, anche lei di origini nordafricane, morta a tre anni cadendo da un terrazzo.
Bimbo marocchino cade dall’ottavo piano
Secondo quanto riportato da Repubblica, sul luogo del tragico incidente sono immediatamente intervenuti i carabinieri, allertati dai presenti, e il magistrato di turno Laura Longo. Al momento della tragica morte in casa erano presenti la nonna e la zia. Quest’ultima è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Bosco per un malore, probabilmente causato dallo choc. Secondo quanto ricostruito in un primo momento dalle forze dell’ordine il bimbo si trovava in soggiorno e si sarebbe arrampicato un divano posizionato sotto una finestra aperta. Poi la caduta nel vuoto. Il cadavere del bimbo è stato ritrovato nel parcheggio sottostante, tra un’auto e il muro.
L’ipotesi più accreditata, al momento, è che si sia trattato di una disgrazia. La scientifica è ancora al lavoro per rilevare elementi utili a una ricostruzione rigorosa dei fatti. I parenti del piccolo, distrutti, non riescono a darsi pace. «Era un bambino bellissimo, la famiglia è di brave persone — dicono i vicini — il piccolo veniva lasciato dai nonni perché i genitori lavorano».
Un caso analogo
Come detto, il caso arriva a poche settimane di distanza dalla morte della piccola Fatima, la bimba di tre anni morta precipitando da un palazzo di via Milano 18 dove abitava con la madre. Il compagno della donna, Mohssine Azhar, 32 anni, si trova tutt’ora in carcere con l’accusa di omicidio colposo. Secondo gli inquirenti avrebbe inavvertitamente fatto cadere la piccola mentre giocava a lanciarla in aria. «Giocavo con Fatima sul balcone — ha raccontato il marocchino, assistito dal legale Alessandro Sena, nel corso dell’interrogatorio di garanzia — La lanciavo in aria e la riprendevo, con la mamma che ci guardava da sotto. Non so come sia potuto accadere…». Mohssine, quella sera, aveva bevuto vodka e fumato hashish, ma nega di avere perso lucidità.
Cristina Gauri
1 commento
[…] nessuno si era mai curato, ha deciso di accoltellare la piccola di nemmeno 4 anni e poi di gettarla dal terzo piano della propria abitazione a […]