Brescia, 24 gen — Nessuno dei 5 ragazzi — di cui 3 magrebini — morti sul colpo nel tragico incidente tra un pullman e una Volkswagen Polo avvenuto sabato notte a Rezzato, nel bresciano, aveva la patente. Il gruppo di amici, tutti maggiorenni tranne una ragazza di 17 anni era a bordo di un’auto prestata, non si sa per quale motivo, dal cugino del conducente che viaggiava su un’altra vettura, a pochi metri di distanza e che non è rimasta coinvolta nello scontro.
Incidente nel bresciano, 5 vittime senza patente
Le vittime sono Dennis Guerra, 20 anni di Sabbio Chiese; El Harram Imad, anche lui ventenne, di Preseglie; Natiq Imad, 20 anni, di Pertica Bassa; Natiq Sala’, 22enne di Vestone e Irene Sala, 17 anni, di Villanuova sul Clisi. Unico sopravvissuto, rimasto lievemente ferito, il conducente del bus della International Tour Caldana, che al momento dello scontro pare non trasportasse passeggeri.
Impatto violentissimo
Lo scontro è avvenuto poco prima delle 22.30, ora della prima chiamata ai soccorsi. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri, operatori sanitari del 118 e polizia stradale. All’arrivo dell’ambulanza non c’era già più nulla da fare per i cinque ragazzi, che sono morti sul colpo a causa del violentissimo impatto. Dalle prime ricostruzioni emerge che l’auto avrebbe invaso l’opposta corsia di marcia poco prima di una leggera curva, comparendo all’improvviso di fronte al pullman. Lo scontro ha sbalzato i cinque corpi fuori dall’abitacolo senza lasciare scampo. Il conducente del bus, trasportato in stato di choc al Pronto Soccorso della Poliambulanza di Brescia, non ha potuto fare nulla per evitare l’impatto.
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Come detto, nessuno dei giovani rimasti coinvolti aveva la patente. Secondo la ricostruzione fornita dal Corriere al volante del mezzo c’era Salah Natiq, 22 anni. Dopo avere trascorso il pomeriggio a Sabbio Chiese, dove avevano pranzato tutti insieme, i cinque erano diretti a tutta velocità verso Brescia, non prima di avere effettuato una sosta in un supermercato a Raffa di Puegnago, forse per acquistare alcolici. Il pubblico ministero Antonio Bassolino non ha disposto l’autopsia dei corpi.
Cristina Gauri
3 comments
Gli altri giornali hanno rinunciato a scrivere che due di loro erano Italiani, per evitare di scrivere che tre erano magrebini . Lo si è capito solo più tardi quando sono dovuti uscire i nomi. Poi c’è la storia della patente che nel magreb non è obbligatoria, Ma che ci vuole a scrivere le cose come stanno ?
mappork….
in cinque su una utilitaria,senza patente,senza esperienza di guida,senza cinture di sicurezza
presumibilmente alticci o fatti,e viaggiavano sparati su una statale a due corsie,senza spartitraffico…
con curve e temperature prossime allo zero,
e probabile ghiaccio?
non è stato un incidente:
volevano suicidarsi.
Il cuggino del magrebino alla guida, quello che gli ha prestato l’auto, è indagato?