Melbourne, 6 gen – Novak Djokovic respinto dall’Australia, il numero 1 del tennis mondiale però fa ricorso e lo vince: potrà restare fino a lunedì. Djokovic è atterrato con un’esenzione speciale per partecipare all’Australian Open senza dover dimostrare di essere vaccinato, al via il 17 gennaio a Melbourne. Il visto del tennista serbo però non è stato giudicato regolare e, come riporta il quotidiano The Age, Djokovic ha dovuto fare ricorso per poter restare in Australia.
Djokovic respinto dall’Australia fa ricorso e lo vince: può restare fino a lunedì
L’Australia dovrà aspettare fino a lunedì per l’espulsione di Djokovic, che ha presentato ricorso contro la negazione del visto d’ingresso per violazione delle norme contro la diffusione del Covid. La decisione sul tennista serbo, rivela un avvocato dello Stato australiano, Christopher Tran, viene rimandata a dopo l’udienza finale sul caso, fissata per lunedì 10.
Il tennista serbo finisce in mezzo a un conflitto di competenza
Il tennista serbo è rimasto coinvolto di un conflitto di competenza tra governo federale dello Stato di Victoria, la cui capitale è Melbourne, e governo australiano centrale. Nessuno dei quali voleva prendersi la responsabilità di far varcare la frontiera a un cittadino di cui non si conosce lo status di vaccinazione anti Covid. Poi si è scoperto che lo staff del campione aveva chiesto un visto d’entrata sbagliato. Pertanto al suo atterraggio, Djokovic è stato scortato dall’aereo Emirates a un albergo presidiato dalla polizia. “Nessuno può vederlo – ha confermato Srdjan Djokovic, padre di Novak -. Mio figlio è detenuto, questa è una battaglia per la libertà“.
Il presidente serbo Vucic accusa l’Australia: “Lotteremo per i diritti di Novak”
Mentre il tennista serbo era in volo e sui social impazzava la bufera, la dogana di Melbourne ha contattato il governo dello Stato di Victoria. “Ci hanno chiesto se sosteniamo la richiesta di visto del signor Djokovic per entrare in Australia – ha spiegato il ministro Jaala Pulford -, la risposta è no. Sul punto siamo sempre stati chiari: i visti d’ingresso sono una materia federale, le esenzioni una prerogativa dei medici”. Ora il caso è diventato politico. Aleksandar Vucic, presidente della Serbia, accusa l’Australia di maltrattamenti: “Lotteremo per i diritti di Novak”. Anche il ministro dello sport Vanja Udovicic è intervenuto a difesa del tennista: “E’ assurdo e vergognoso! Sono scioccato per il trattamento riservato a Novak, e non posso credere che qualcuno possa trattare in tal modo il miglior tennista del mondo. La Serbia è con te”, ha detto Udovicic.
Adolfo Spezzaferro