Roma, 29 sett – Di nuovo in manette Pol G degli Assalti Frontali, questa volta in casa del rapper antifascista sono state trovate 600 dosi di hashish.
Assalti Frontali della polizia (di nuovo)
Pizzicato di nuovo come a ottobre 2020: in casa del leader degli Assalti Frontali, storica band rap romana legata al circuito dei centri sociali sono state trovate circa 600 dosi di hashish già confezionate. Arrestato dai carabinieri, è stato sottoposto all’obbligo di firma.
Fascisti in doppiopetto e hashish in casa
Lunedì sera l’interprete di Fascisti in doppiopetto si è trovato i militari dell’Arma alla porta di casa. Pol G ha aperto senza troppi tentennamenti. I carabinieri sapevano già della presenza di sostanze stupefacenti nell’appartamento, e dopo aver perquisito rapidamente le stanze hanno trovato 600 dosi di hashish, confezionate in bustine di plastica. Per il leader degli Assalti Frontali sono scattate di nuovo le manette ed è subito stato istituito il processo per direttissima. Il pubblico ministero Mario Pesci aveva chiesto i domiciliari ma il giudice ha optato per l’obbligo di firma quotidiano fra le 15 e le 17. Una misura che consentirà all’artista di proseguire con i concerti. D’altronde, era stato lui a lamentarsi del fatto che si era ridotto allo spaccio “causa” crisi del Covid.
Il precedente del 2020
Ad ottobre del 2020, sempre nello stesso appartamento del Pigneto, c’è stato un altro assalto frontale (ma dei finanzieri del Comando provinciale di Roma) che avevano arrestato il rapper trovato in possesso di sei chili di droga tra hashish e marijuana. Condannato a pagare una multa di 20.000 euro, in appello il cantante ha ricevuto una pena di un anno e mezzo. “Ringrazio e abbraccio chi sta manifestando vicinanza e affetto in queste ore. – scriveva su Facebook – Gli Assalti nulla c’entrano in questa storia che riguarda esclusivamente la mia personale difficile sopravvivenza negli ultimi mesi. Quando si sta con l’acqua alla gola si prendono rischi e decisioni dei quali mi assumo la esclusiva responsabilità“. Se doveva assumersi un rischio, poteva fare come Salmo e organizzare un concerto di contrabbando. Questa scusa dell'”acqua alla gola” causa carenza di concerti comincia a fare… acqua da tutte le parti.
Ilaria Paoletti
1 commento
Ma è una modica quantità per uso personale!
Anche perché per ridursi così devono essersene fumata di più! 😀
E io me ne intendo!
Ho dovuto addirittura insegnare ai virologi il 14 novembre dell’anno scorso come si trasmettono i virus
https://massimosconvolto.wordpress.com/2020/11/14/immortali/
“Il patogeno alla base del coronavirus si trasmette per via aerea quindi può fare anche chilometri e lo avete sullo smartphone, sulla carta di credito, sui vestiti, ovunque.”
Finalmente lo hanno capito, dopo quasi un anno 🙁
https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2021/08/27/dal-sarscov2-una-lezione-sulla-trasmissione-aerea-dei-virus_7311236d-cd88-496a-b6a1-55c29a581cd8.html
A volte mi chiedo come la prende la laurea certa gente.