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Reddito di cittadinanza, Salvini ammette: “E’ stato un fallimento. Dare soldi a chi crea lavoro”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 7 set – Non si placa la polemica nella maggioranza sul reddito di cittadinanza, con Matteo Salvini che ammette: “E’ stato un errore, un fallimento“. Mentre il neo leader (seppur contestato) del M5S Giuseppe Conte difende a spada tratta la misura tanto voluta dai grillini, il leader della Lega ribadisce che così com’è, il sussidio non va più bene.

Salvini: “Reddito di cittadinanza un errore, è stato un fallimento”

”Ho riconosciuto di aver fatto un errore sul reddito di cittadinanza, è stato un fallimento…”. Così Salvini ospite del Tg2 Post in merito alla misura varata quando la Lega era al governo con i grillini. “La nostra linea è quantomeno modificare il reddito di cittadinanza, anche se molti chiedono di abolirlo. Aiutare chi è in difficoltà sì, ma è uno strumento che ha creato lavoro nero e disoccupazione“, chiarisce il leader della Lega. Pertanto, annuncia, “a mia prima firma proporrò di spostare gran parte di questi 8 miliardi”, destinati al reddito di cittadinanza ”a chi crea lavoro, partite Iva, artigiani, agricoltori. Usiamo questi soldi per gli italiani che ne hanno veramente bisogno e non per i furbetti… come clandestini, spacciatori, evasori col Mercedes”.

Salvini inoltre ribadisce che vuole “abbassare le tasse a partire dall’Irap. La proposta della Lega sulla flat tax è quella che funziona in mezzo mondo, ma Pd e 5 Stelle la vedono in maniera diversa. La Lega è entrata nel governo anche per vigilare si questo”, ossia che non ci sia nessuna nuova tassa e si punti ad abbassare quelle che ci sono. ”Questo è l’accordo con Draghi”. Inoltre il leader della Lega avverte la maggioranza che “Quota 100 non si tocca” e che farà le barricate per difendere la riforma delle pensioni.

Conte: “Parlare di abrogare il Rdc è aggressione vigliacca”

Il Rdc resta nel mirino, dopo che la leader di FdI Giorgia Meloni lo ha definito “metadone di Stato“. Parole che hanno scatenato le ire di M5S e Pd. E se il ministro leghista Giancarlo Giorgetti propone di trasformare il sussidio in “lavoro di cittadinanza“, Conte si straccia le vesti e assicura (rassicurando i grillini) che Draghi non lo cancellerà. “Cosa fa il M5S se si cancella il reddito di cittadinanza? Sarebbe la rottura di un patto di lealtà e di una logica di sostegno e collaborazione – fa presente l’ex premier -. Ma il M5S sosterrà il governo dal momento che Draghi ha confermato che condivide la misura”. Parlare di abrogarlo – conclude Conte – è ragionare e comportarsi da vigliacchi, “fare un’aggressione vigliacca”.

Pure l’Ocse consiglia di ridurre il Rdc: “Bisogna incoraggiare i beneficiari a cercare lavoro”

Va da sé che Draghi non intende abrogare il Rdc. Tuttavia, anche per tenere buona la Lega, la misura andrà necessariamente rimodulata. Anche perché lo dice pure l’Ocse. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico infatti suggerisce all’Italia meno soldi ai disoccupati e un assegno integrativo a chi un lavoro ce l’ha, ma non guadagna abbastanza per vivere dignitosamente. La ricetta è contenuta nello Studio economico sull’Italia dell’Ocse. Il Rdc andrebbe ridotto perché un assegno più leggero avrebbe l’effetto di incoraggiare i beneficiari a cercare lavoro“. Gli esperti hanno riconosciuto che lo strumento “ha contribuito a ridurre il livello di povertà delle fasce più indigenti della popolazione”. Eppure, “il numero di beneficiari che di fatto hanno poi trovato impiego è scarso”.

Indicazioni di cui l’ex numero della Bce oggi presidente del Consiglio di sicuro terrà conto. 

Adolfo Spezzaferro

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1 commento

fabio crociato 7 Settembre 2021 - 10:56

A chi crea studio-lavoro immediato e/o fornisce disponibilità reale di terra… Rammento che terra e lavoro, secondo determinati economisti “moderni” sono considerati valori incorporati nella moneta da proteggersi… Perché dunque il chiaro termine “terra” scompare sempre? Non mi pare proprio sia gestita al meglio!

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