Roma, 1 set – Attenti, attenti: l’atmosfera si fa calda! Bassetti che corre a casa inseguito da un aspirante no vax; Di Maio minacciato; giornalisti presi a pugni – quanti sono? Uno o di più. Un gazebo dei 5 Stelle fatto a pezzi. L’aria è pesante. Oggi sono previste le manifestazioni contro le restrizioni imposte dal lasciapassare verde. E già si parla di Viminale che aumenta i controlli. Bassetti – poveretto, cerchiamo di capirlo, ha preso un bello spavento – ha dichiarato che bisognerebbe trattare quelli che lo hanno minacciato come terroristi. Secondo lui addirittura bisognerebbe che lo Stato introducesse leggi speciali come durante il terrorismo negli anni ‘70 e ‘80. Beh insomma… Sarà anche un medico competente; ma che ora sia anche un giurista! Sia detto col massimo rispetto, sia chiaro.
No green pass e no vax: cosa intende fare lo Stato, reprimere senza tentare il dialogo?
Nessuno sta qui sostenendo politiche intimidatorie o vessazioni: inaccettabili. Nondimeno, si spera che le istituzioni dello Stato competenti agiscano con senso della misura. Gli animi sono caldi e mosse avventate potrebbero scatenare cose ancora non emerse. Non è chiaro quale linea si voglia prendere. Al di là degli appelli di Bassetti a leggi speciali, cosa intende fare lo Stato? E come i media intendono trattare la presunta rete di no vax pronti a entrare in azione contro lo Stato? Come terroristi? Si vuole lo scontro, la battaglia, oppure si vuole tentare il dialogo? Per ora, i segnali non sono buoni.
I media già parlano di una fitta rete eversiva e pericolosa
Sulla scia dell’indignazione, media e istituzioni hanno cominciato a disegnare uno stato delle cose che dà da pensare, un po’ come si fece ai tempi delle presunte ingerenze di gruppi di informatici russi sulle questioni italiane ed europee (i lettori ricorderanno: i russi spingevano a votare Salvini e i partiti sovranisti, secondo la teoria presentata). Si parla già di una fitta rete eversiva e pericolosa, che avrebbe lo scopo di colpire in modo violento giornalisti e uomini delle istituzioni, oltre che scienziati e ricercatori. Ovviamente, si ha gioco facile a presentare tale tesi come veritiera: è sufficiente prendere qualche sfogo di un gruppo di persone sofferenti (magari perché hanno perso il lavoro, magari perché hanno visto la loro vita distrutta dalle regole adottate in special modo dal governo Conte). Tanto basta per far credere alla pubblica opinione che esistano cellule simili a quelle terroristiche. Cellule che operano silenziosamente – così silenziosamente che sono su tutti i giornali – per rovesciare lo Stato. Ma le cose stanno davvero così? E se così non fosse? Se si trattasse invece di sfoghi più o meno isolati per una situazione che si è fatta insostenibile sul piano economico e sociale? Perché chi governa non considera tale eventualità?
Nessuno ha ascoltato gli allarmi sulle fratture sociali
Eppure, molti avevano dato l’allarme, molti lo dicevano: guardate che a tirar la corda, a continuare a chiudere e creare il disastro economico, si creano delle fratture sociali, si crea un clima di rivalsa. E niente: nessuno ha ascoltato. Anzi, lo Stato ha calcato ancora più la mano, in modo graduale ma costante e spietato. Lentamente ma inesorabilmente, il lasciapassare verde è diventato indispensabile per mangiare fuori, per prendere un treno, per lavorare, per vedere uno spettacolo… insomma, per vivere. Eppure, ripetiamo, l’avevano detto.
Cacciari aveva citato addirittura Nature, non proprio la rivista della parrocchia: endemicamente, un 20% di persone è contro la vaccinazione, non ci puoi fare niente. Vuol dire dodici milioni di persone. Senza contare il gran numero (milioni, non qualche decina) di persone che si sono fatte vaccinare perché spinte, per usare un eufemismo, dall’obbligo del lasciapassare verde, ma che avrebbero tranquillamente fatto a meno. Insomma, non dodici, ma forse venti, venticinque o di più milioni di persone scettiche, spinte a farsi il vaccino, non convinte davvero.
Il governo tratta i cittadini come se fossero delle pecore, bollando chi si oppone all’obbligo del vaccino
Bene. Anziché tentare il dialogo. Anziché tentare di capire le ragioni e comprendere che si può tirare la corda fino a un certo punto. Anziché rendersi conto che la questione dei trattamenti sanitari è questione delicatissima, questione che tocca le paure e le sensibilità più profonde degli esseri umani. Cosa ha fatto il governo? Ha continuato ad agire come se avesse a che fare con delle pecore, con delle bestie, deridendo, bollando e insultando chi si opponeva non al vaccino ma all’obbligo del vaccino. La pensi diversamente? Ti opponi? Sei un sovversivo, un complottista, uno che non pensa, uno da isolare, uno che non ha il senso civico e chi più ne ha più metta, in barba alla tanto declamata tolleranza di pensiero (Voltaire si starà rivoltando nella tomba) e a qualsiasi senso della misura. Persino a Cacciari e Agamben, due intellettuali di primo piano a livello europeo, si ha dato degli ignoranti e degli approfittatori.
Per il governo bisogna educare i no vax, come ai tempi delle purghe staliniane
E che dire dei molti intellettuali contrari all’obbligo? Chiedete a Sgarbi di dirvi qualche nome: ce ne sono a decine. Eppure, niente. La macchina del fango è andata avanti senza tregua. Sono tornati in voga termini come “educare”. Bisogna educare i no vax, come al tempo delle purghe staliniane: venivi preso e imprigionato. E se poi avevi accettato il lavaggio del cervello, bene; altrimenti, restavi lì, e zitto. Si è cominciato a dire che lo Stato deve intervenire in modo duro: Giuliano Cazzola, maestro di politica ed esempio di coerenza di pensiero, ha ben pensato di dire che dovrebbe tornare Bava Beccaris, il generale che sparò cannonate sulla folla che nel 1898 reclamava pane e diritti. E poi, per ricalibrare il tiro, ha tirato in ballo la celere: andiamo a bastonare chi manifesta nelle stazioni.
I due pesi e due misure della sinistra
C’è da domandarsi perché Veronica Gentile, che pure è una bravissima presentatrice, non l’abbia cacciato seduta stante dalla trasmissione. Non è contro la legge invitare alla soppressione della manifestazione del pensiero? Ora è diventato politicamente corretto? A proposito: curioso che questo tipo di uscite arrivino da gente di sinistra. Ma come, lor signori, che hanno la parola “libertà” e “diritti” sempre in bocca? Ah no, scusate: per i gay si può andare in giro a gridare mezzi nudi, con scritte contro la religione che offendono la sensibilità; ma per il diritto di non vaccinarsi no, no, e poi no. E’ meno importante, figuriamoci.
La gente è esasperata, la tensione sociale fortissima
A cosa ha portato tutto questo infangare, tutta questa insensibilità del governo nei confronti delle istanze della gente, a cosa ha portato la supponenza con la quale il governo ha trattato milioni e milioni di persone? Ha portato all’esasperazione, a un clima di tensione sociale fortissima. Come intende agire ora il governo, chiediamo di nuovo? Manganellando e dimostrandosi sordo o comprendendo che è necessario il dialogo? Si crede veramente che introducendo leggi speciali o andando a intimidire centinaia di migliaia di persone si possa garantire l’ordine? E se non fosse così? Se il fuoco divampasse?
Lo Stato è ancora in tempo per spegnere la miccia
Lo Stato ha oggi la credibilità per agire con la forza? Se fosse tanto credibile, non avrebbe avuto bisogno di imporre il lasciapassare verde. Se fosse credibile, se la gente si fidasse dello Stato, perché tante imposizioni? Lo Stato è ancora in tempo per spegnere la miccia. Ma deve mostrarsi rispettoso, non supponente e duro. A durezza si risponde con durezza.
Edoardo Santelli
3 comments
[…] No green pass e no vax, così il governo getta benzina… […]
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Ma chi lo ha detto che si intende colpire in modo violento?
La benzina sul Governo e sui parassiti scusate partiti che lo appoggiano si getta in maniera molto più efficace senza violenza 😀
https://massimosconvolto.wordpress.com/2015/06/07/rivoluzione-disarmata/