Roma, 31 ago – “Cercasi ragazza di bella presenza per il mio chiosco“: insultato e accusato di essere sessista e pure (?) razzista. E’ successo a un ragazzo che offriva un lavoro con un annuncio sui social. E’ stato talmente attaccato che alla fine ha dovuto eliminare l’annuncio di lavoro. Siamo al delirio del politicamente corretto. Oltre che in piena ipocrisia: sarà pure sessista richiedere la bella presenza ma poi pure se non si specifica nelle richieste, – al momento della selezione – sarà anche l’aspetto fisico a fare la differenza. Ma il datore di lavoro in questione si è permesso di essere così onesto da specificare i requisiti nell’annuncio.
“Cercasi ragazza di bella presenza per il mio chiosco”
E’ la storia di Gabriele Carraro, 35 anni di Castelfranco, in provincia di Treviso. Come riporta il Gazzettino, il proprietario del chiosco itinerante di panini Gabry Banco, dopo gli attacchi ha deciso di replicare. “Sto solo offrendo lavoro sicuro a una ragazza carina e ho semplicemente fatto una preferenza, come fanno tutti gli altri locali, per questione di marketing e business, senza alcuna malizia – dice Carraro -. Non capisco perché sono stato offeso e attaccato così duramente. Ho avuto una dipendente rumena e ho amici stranieri. Non sono razzista né tanto meno sessista“.
L’offerta di lavoro per ripartire dopo il lockdown
Ecco cosa è successo. Dopo che la ragazza che ha lavorato con lui per diversi anni è andata via, il proprietario del chiosco si è messo alla ricerca di una sostituta. Ormai già da tre settimane. “Durante il lockdown sono saltate tutte le sagre e le fiere e, nonostante abbia cercato altri lavori, sono rimasto a casa senza entrate – racconta Carraro -. Ora sono felice e grato di ripartire ma il mio lavoro richiede dei sacrifici. Avevo trovato una ragazza perfetta per il chiosco ma appena le ho detto che avrebbe dovuto lavorare 24 giorni di seguito alle fiere di San Luca a Treviso ha cambiato idea, rifiutando il posto di lavoro”.
Gli attacchi sui social e gli insulti anche ai suoi familiari
A quel punto Gabriele ha deciso di sfruttare anche i gruppi su Facebook relativi ad alcuni paesi della sua zona per pubblicare la sua offerta di lavoro. Ma nel gruppo di Castelfranco, la città in cui vive, è stato attaccato, ricevendo offese persino contro i suoi familiari. “Sto addirittura cercando casa fuori Castelfranco Veneto. Sono leoni da tastiera, dei fannulloni che sanno soltanto offendere senza conoscere – contrattacca Gabriele -. Mi scrivevano che davo messaggi sbagliati e mi insultavano, arrivando persino a scagliarsi contro la mia famiglia. La maggior parte dei messaggi offensivi erano scritti da donne. Gli uomini invece mi provocavano. Sto solo offrendo un posto fisso anche senza esperienza perché sono disponibile ad insegnare questo mestiere e accompagnare le mie dipendenti sul luogo di lavoro”.
Alla fine decide di eliminare l’annuncio ma pubblica un post in cui sfoga tutta la sua rabbia
Dopo la shit storm sui social, il 35enne ha deciso di eliminare l’annuncio dal gruppo Facebook di Castelfranco, in cui – testualmente – diceva: “Per chi è interessata ad aiutarmi, sappiate che cerco personale simpatico, che sappia stare a contatto con la gente e dialogare, e fare bene il suo lavoro (insegno tutto io) che sia di bella presenza,(femminile)“. Ma Gabriele ha pubblicato un nuovo post, in cui sfoga tutta la sua rabbia. Sottolineando come il suo post non volesse essere offensivo ma semplicemente diretto. Specificando sin da subito i requisiti per il suo chiosco, che da dieci anni ha sempre avuto dipendenti carine.
“Voglio lavorare tranquillo e senza essere discriminato”
“Fortunatamente ci sono molte persone che difendono e comprendono il mio punto di vista, la mia schiettezza e la mia scelta – conclude -. Voglio lavorare in modo tranquillo e sereno senza essere discriminato. Anche se preferisco una donna nella gestione del mio chiosco”.
Una preferenza che oggi è considerata sessismo. E a dire che un tempo erano proprio le ragazze in cerca di lavoro a specificare di essere di bella presenza.
Ludovica Colli
6 comments
Probabilmente avrù una opinione impopolare, ma non mi schiero da nessuna delle due parti, ecco i motivi:
Che scemenza parlare di “sessismo”, allora tutti quelli che vogliono un cameriere maschio, e scrivono “bella presenza”? Solo Cv con foto? Quelli vanno bene? Per quelli non ho mai sentito una femminista lamentarsi. Questa protesta evidenzia per la millesima volta l’ipocrisia del femminismo. Dall’altro lato:
Non condivido questo modo di fare selezioni, sono lontano anni luce da chi ha fatto l’annuncio, in quanto dovrebbe essere assunto chi lavora meglio. Anche perchè parliamo di un lavoro nella ristorazione, non basato sull’estetica come potrebbe essere quello di un attore, uno spettacolo, uno strip club, dove richieste specifiche potrebbero essere più comprensibili. Anche perchè la stessa ragazza carina, o ragazzo carino.. a 30/35 anni finisce in mezzo alla strada come “vecchio”, usando questi parametri di scelta.. deve cercarsi un altro lavoro. Non è un bel modo di assumere. Soprattutto, non conveniente per il lavoratore. Detto questo: le femministe che si lamentano “ad orologeria”, sono parte del problema, quindi ovviamente
non mi schiero da nessuna delle due parti. Se dovessimo parlare col loro linguaggio, il vero “discriminato”, se volesse fare quel lavoro, da un articolo del genere, è l’uomo, al quale non verrebbe permesso di fare il colloquio e non la donna.
felice di non essere sui dogna social a condividere l’etere con idioti etilici loro malgrado , capisco PN che voglia visibilità è un business , ma per liberi cittadini è un gulag stalinista nulla piu il social dell’ebreo ammmericano !
Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace… Dopo averci voluto istruire in tal senso ci obbligheranno anche a lavorare con un mostro perché piace a loro?
[…] “Cercasi ragazza di bella presenza per il mio chiosco”. Lo insultano sui social: “Sessista e r… proviene da Il Primato […]
In alternativa mettici la Littizzetto… tiene lontani pure rapinatori…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Oramai in rete si trovano branchi di iene frustrate pronte a processare chiunque si permette di esprimere un pensiero in contrasto con l’omologazione televisiva da decerebrati.Qualcuno di questi moralisti del cavolo sarà pure un delinquente ma che soddisfazione mandare a quel paese qualcuno.E chi ci crede che i politically correct avrebbero assunto un mostro che faceva scappare i clienti????!!!