Roma, 29 ago – Come tante altre nazioni africane, anche il Gabon intende puntare sul solare fotovolatico per coprire un sempre più crescente fabbisogno di energia elettrica. La strategia a trazione rinnovabile si deve al fatto che il governo intende produrre energia pulita, preservando così il petrolio prodotto per destinarlo all’export. Massimizzando, in questo modo, anche le preziose entrate di valuta estera incamerate per la vendita del greggio.
Due nuove centrali ad energia solare per il Gabon
I progetti attualmente in cantiere per il solare del Gabon sono parecchi. I più importanti sono legati alla costruzione di due campi fotovoltaici da 50 e 20 megawatt l’uno in termini di potenza installata.
La prima centrale verrà costruita da Total Eren, società partecipata per il 30% dalla francese Total, in collaborazione col ministero dell’energia e sarà situata vicino alla capitale Libreville. Per capire l’importanza di questa centrale basti pensare che la sua realizzazione permetterà di risparmiare 22 milioni di litri di oro nero l’anno. Evitando, allo stesso tempo, di di immettere nell’atmosfera ben 59mila tonnellate di anidride carbonica.
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Il secondo impianto verrà invece costruito dall’azienda turca Desiba Energy, con un costo stimato in 32 milioni di dollari e sarà situato a Doubou, nella provincia sud occidentale di Ngounie.
I due progetti, per quanto importanti, non sono come detto gli unici realizzati o in corso di realizzazione. Sempre una società francese, Ausar Energy, ha ad esempio già installato diversi impianti ibridi per un totale di 2,2 megawatt di potenza. La costruzione di queste centrali ad energia solare in Gabon non è causale ma fa parte di un piano governativo che si pone come obiettivo quello di garantire a tutti l’accesso all’energia elettrica. Creando anche un indotto, in termini soprattutto di nuovi posti di lavoro qualificati.
Giuseppe De Santis