Roma, 16 ago – E’ in arrivo da Kabul il primo volo che riporta in Italia i nostri connazionali dall’Afghanistan. “Il volo dell’Aeronautica Militare con a bordo i nostri connazionali è partito da Kabul”. A dare l’annuncio ieri in tarda serata il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. L’aereo, con a bordo personale diplomatico e alcuni ex collaboratori afghani (qui il video dell’imbarco), atterrerà a Fiumicino nel primo pomeriggio di oggi.
Afghanistan, in arrivo il primo volo con un centinaio di italiani rimpatriati
Il volo trasporta “circa un centinaio di nostri connazionali”. “A bordo – spiega il ministro degli Esteri – non solo il personale dell’ambasciata e della Agenzia per la cooperazione allo sviluppo. Ma anche nostri connazionali che erano in Afghanistan e hanno risposto alla chiamata della Farnesina per tornare in Italia”. Ma il volo atteso nelle prossime ore a Fiumicino “è il primo dei voli che nei prossimi giorni continueranno a decollare da Kabul” per il rimpatrio dei nostri connazionali. Al pari delle altre ambasciate straniere, in Afghanistan “rimarrà un presidio diplomatico. Un rappresentante del corpo diplomatico resterà e seguirà il protocollo di tutti gli altri Paesi, garantendo un presidio diplomatico nell’aeroporto di Kabul”, spiega. Poi è “chiaro che vedremo anche l’evolversi della situazione e decideremo come rimodulare il dispositivo“, precisa il titolare della Farnesina.
Il piano di evacuazione della Difesa
”A seguito del deterioramento delle condizioni di sicurezza in Afghanistan, nei giorni scorsi, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha richiesto al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli che, con la massima urgenza, venissero evacuati il personale diplomatico dell’ambasciata Italiana a Kabul e i nostri connazionali, contestualmente ha disposto l’accelerazione del trasferimento in Italia dei collaboratori afghani”. Lo sottolinea in una nota lo Stato maggiore della Difesa. ”Il generale Vecciarelli – si legge nella nota – ha quindi disposto l’immediata esecuzione del Piano di evacuazione, per il rientro in patria del personale dell’ambasciata italiana, e dell’Operazione Aquila Omnia, che prevede il trasferimento dei collaboratori afghani e delle loro famiglie in Italia, entrambe pianificate e dirette dal Comando Operativo di Vertice Interforze (Covi) ed eseguite dal Joint Force Headquarter (Jfhq), elemento operativo del Covi, comandato dal Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano”.
I talebani in poche settimane hanno ripreso il controllo dell’intero Paese e da Kabul appena conquistata hanno annunciato la fine della guerra scoppiata 20 anni fa e la rinascita dell’Emirato islamico dell’Afghanistan.
Adolfo Spezzaferro
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