Roma, 9 ago — Non ha vinto la maratona né tantomeno verrà ricordato come esempio di sportività — semmai l’esatto contrario — l’atleta afrofrancese Morhad Amdouni, che nella giornata di chiusura dei Giochi olimpici di Tokyo 2020 si è reso protagonista di un episodio che definire «antisportivo» è un eufemismo.
Morhad Amdouni (France) deliberately knocks over all the water for his fellow contesters in the marathon. Abdi Nageeye (Holland) was directly behind him and didn’t get a bottle. Nageeye won silver. Amdouni finished 17th. Karma is a bitch. #Olympics pic.twitter.com/R9YP64T7OI
— Peter Valstar (@pvalstar) August 8, 2021
Il maratoneta getta a terra le bottiglie degli avversari
Quel che è successo è presto detto: durante la maratona che tradizionalmente chiude ogni edizione delle Olimpiadi, l’atleta si è avvicinato al banco di rifornimento delle bottiglie d’acqua per tutti gli atleti in gara — posizionato al 28esimo chilometro — e con una manata ha buttato per terra tutte le bottigliette destinate agli avversari. Tutte, tranne la propria, ovviamente. L’unica che si è ben guardato dal fare cadere.
Una carognata
Il gesto è stato notato, ripreso e diffuso su tutti i social, scatenando l’ira di moltissimi utenti. Un comportamento odioso e antisportivo anche alla luce dell’oggettiva difficoltà di una maratona — sport già di per se massacrante — disputata in una Tokyo che ha registrato punte altissime di caldo torrido. A tal punto da costringere al ritiro alcuni atleti, sopraffatti dal caldo soffocante. Impedire ai propri avversari di reidratarsi gettando per terra le bottiglie di acqua rappresenta una scorrettezza bestiale e pericolosa.
Sebbene all’inizio l’azione di Amdouni sia stata scambiata per una goffaggine dovuta alla mancanza di coordinazione per lo sforzo in atto, i video diffusi in rete hanno in seguito smentito tale ipotesi. Il maratoneta ha agito intenzionalmente, per sbarazzarsi — in una modalità al limite del carognesco — degli altri concorrenti. Alla faccia dello spirito olimpico. Ma Dio vede e provvede: nonostante la carognata che avrebbe dovuto sfavorire i propri avversari, l’atleta francese è arrivato 17esimo. Ognuno ne tragga la propria morale…
Cristina Gauri
4 comments
La maratona sia maschile che femminile si é svolta a Sapporo, nel nord del paese, non a Tokyo
17
Che brutto numero !
Questo comportamento è gravissimo.
Non gli dovrebbe essere consentito di partecipare nel futuro a nessuna altra gara.
Basterebbe radiarlo a vita da ogni associazione sportiva ufficiale.