Nel catastrofico quadro economico, nell’ultimo periodo ci sono numerose persone che hanno subito un decremento importante dell’entrate, altri soggetti invece hanno addirittura perso il proprio posto di lavoro.
Questa situazione ha messo in difficoltà più persone, costringendo alcune a dover evitare di pagare eventuali debiti. Per dare sostegno a questi soggetti lo stato offre la possibilità di ottenere l’esdebitazione.
Che cos’è l’esdebitazione?
Si tratta di nient’altro dell’opportunità, tramite un’apposita legge, di vedersi cancellare tutti quei debiti che in precedenza non sono stati pagati. In Italia la legge è ancora poco conosciuta dai cittadini in quanto è entrata in vigore solo da pochi anni. In passato infatti era applicabile solo agli imprenditori fallibili, mentre a partire dal 2013 è valida per chiunque si trovi in questo tipo di difficoltà.
In particolare, esistono due casi distinti di soggetti che possono approfittare di questa opportunità: il primo è denominato esdebitazione del fallito che riguarda l’impossibilità del pagamento dei debiti da parte di un imprenditore; il secondo caso è invece relativo al mancato pagamento di una generica persona sovra-indebitata, questo caso è chiamato esdebitazione del consumatore.
L’Italia ha ben pensato di adottare questa legge, già presente in numerosi stai moderni, perché un debitore che resta insolvente a vita può soltanto produrre degli effetti negativi all’interno della società e dell’economia interna. Infatti, una persona con debiti non può intestarsi qualsiasi bene, che sia esso un immobile o una semplice auto. Inoltre, non potrà aprire alcuna attività che porti dei benefici alla società e per non vedersi pignorare lo stipendio sarà propenso a svolgere dei lavori in nero che il più delle volte sono sottopagati. Infine, nel caso in cui il soggetto dovesse cadere in uno stato di povertà diventerebbe un peso in termini economici per lo stato in quanto il cittadino avrebbe il diritto di ricevere i vari sostentamenti previsti dalla legge.
La legge dell’esdebitazione se da un lato non è particolarmente apprezzata da parte dei creditori, dall’altra è favorevole per l’intera società per un maggiore sviluppo economico in un contesto più tranquillo e sereno. Il cittadino privo di debiti è una persona che può tornare ad essere produttiva e allo stesso tempo può offrire dei servizi alla comunità.
Chi può ottenere l’esdebitazione?
Con la legge 155/2017 sono numerose le categorie che possono effettuare l’esdebitazione. In particolare sono: tutti i tipi di consumatori, qualsiasi azienda agricola, le imprese non fallibili che presentano un fatturato annuo che non superi la cifra dei duecentomila euro, le start-up innovative, gli enti no profit e i professionisti che sono regolarmente iscritti agli albi di riferimento.
Se si appartiene ad una di queste categorie per effettuare la procedura di esdebitamento bisogna necessariamente essere sovraindebitati, ovvero non avere la possibilità di pagare il debito in quanto le rate da versare non possono essere rispettate a causa della cattiva situazione economica del cittadino in questione.
Infine, l’ultimo requisito è quello di non aver commesso alcuna azione che possa aver danneggiato economicamente il creditore. In alcuni casi, infatti, le persone procedono alla vendita di un bene attraverso delle transazioni poco lecite per evitare di dover versare dei soldi per pagare parte dei debiti. Il più delle volte questo denaro finisce in dei conti esteri dove risulta più facile nascondere queste somme. Tutto ciò oltre a negare l’accesso alla procedura di esdebitazione può portare ad una denuncia per frode che va certamente a peggiorare la situazione, già delicata, del debitore.
In definitiva si può affermare che la legge per l’esdebitazione è stata appositamente pensata per offrire una seconda possibilità ai cittadini onesti che a causa di un improvviso cambio dell’entrate economiche si trovano ad essere sovraindebitati.
Quali sono le procedure che portano all’esdebitazione?
L’esdebitazione può avvenire attraverso tre procedure diverse: accordo di ristrutturazione dei debiti, liquidazione del patrimonio del debitore, piano del consumatore.
Nel primo caso si tratta di una proposta economica nei confronti del tribunale volta a saldare parte del debito. Il giudice può approvare tale richiesta solo se la maggior parte dei creditori è in accordo con quanto proposto dal debitore.
La liquidazione del patrimonio è la procedura più sanguinosa per quanto riguarda il debitore, infatti in questo caso per saldare i creditori il cittadino mette a disposizione tutti i propri crediti personali nonché i propri beni materiali. Con l’attivazione di questa procedura vengono estinti tutti i debiti che non possono essere saldati nonostante la liquidazione dell’intero patrimonio personale. In realtà lo stato permette la vendita solo dei beni che non vanno ad intaccare le risorse minime necessarie per il sostentamento della famiglia.
L’ultima procedura è riservata esclusivamente alle persone fisiche, ovvero ai consumatori. Per potere accedere a questa tipologia di rimedio il cittadino deve essere un debitore meritevole, vale a dire che deve trovarsi in questa situazione non per proprie colpe dirette in quanto lo stesso non ha contratto un debito che non fosse adeguato al proprio patrimonio personale. In questo caso la persona interessata può stilare insieme ad un avvocato un piano per pagare parte dei debiti da presentare al tribunale. Con questa tipologia di procedura, a differenza del primo caso, i creditori non possono opporsi all’importo da versare se lo stesso viene accettato dagli organi di competenza. È bene sottolineare che se il debitore anche in questo caso non dovesse essere in grado di rispettare il piano economico approvato scatterebbe immediatamente la procedura relativa alla liquidazione del patrimonio personale.
La legge dell’esdebitazione può rappresentare per molti la luce in fondo al tunnel, ma per evitare di incorrere in errori è opportuno rivolgersi a degli esperti del settore che saranno sicuramente in grado di indirizzare il debitore verso la procedura che più si adatti alle proprie esigenze.