Tokyo, 8 lug – Niente pubblico per le Olimpiadi di Tokyo 2020 a causa della ripresa dei contagi nella capitale giapponese. A dare l’annuncio il ministro nipponico per le Olimpiadi, Tamayo Marukawa, dopo averne discusso con gli organizzatori. Varato lo stato d’emergenza. Lo riferisce l’agenzia stampa Kyodo.
Stato di emergenza, Olimpiadi di Tokyo 2020 senza pubblico
Inizialmente le autorità prevedevano di accogliere soltanto un numero limitato di spettatori. Ora questa ipotesi è stata abbandonata dopo che il governo giapponese ha posto Tokyo in stato di emergenza fino al 22 agosto per motivi sanitari. Le Olimpiadi si terranno nella capitale giapponese fra il 23 luglio e l’8 agosto, in piena ripresa dei contagi. Da qui la decisione di svolgere i Giochi olimpici a porte chiuse. La misura riguarderà probabilmente anche le tre prefetture circostanti: Chiba, Kanagawa e Saitama. La decisione è stata presa dal Consiglio direttivo composto dal presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach, dal presidente del comitato organizzatore Seiko Hashimoto e dalla governatrice Yuriko Koike.
La ripresa dei contagi
La decisione arriva a seguito del continuo aumento di contagi in Giappone e del rischio di diffusione della variante Delta. Ieri sono stati confermati 920 casi contro i 714 di una settimana fa. Si tratta del numero di nuovi positivi più alto da maggio, quando furono superati i mille casi. Solo il 15% della popolazione giapponese è completamente vaccinato. Al centro dell’emergenza c’è la richiesta di chiudere bar, ristoranti e karaoke che servono alcolici. A quanto pare i ristoranti di Tokyo non potranno servire alcol e dovranno chiudere alle 20, e anche le gare olimpiche dovranno terminare entro le 21.
Bach a Hiroshima il giorno dell’inizio della tregua olimpica
Intanto il presidente del Cio è arrivato in Giappone. Bach ha salutato i giornalisti al suo arrivo in hotel dove dovrà osservare una quarantena di tre giorni. Tra gli impegni previsti, la visita ad Hiroshima – rasa al suolo da una bomba atomica sganciata dagli Usa alla fine della seconda guerra mondiale – il 16 luglio, giorno di inizio della tregua olimpica sancita dalle Nazioni Unite.
Ludovica Colli
1 commento
Per non perdere l’effetto scenografico, stanno pensando di sostituire il pubblico con degli ologrammi.