Dandosi la morte nella cattedrale parigina di Notre Dame – il 21 maggio di otto anni fa – Dominique Venner intendeva metterci in guardia contro il processo mortifero che sta affossando l’Europa, esortandoci ad insorgere contro la fatalità. Nei suoi ultimi scritti, divenuti un prezioso testamento per tutti gli identitari del Vecchio continente, è riportata una frase che richiama tre concetti fondamentali: «La natura come solco, l’eccellenza come fine, la bellezza come orizzonte». Sono queste le linee di vetta per mezzo delle quali dovrebbe manifestarsi la rinascita degli europei.
Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di maggio 2021
La testimonianza di Dominique Venner: l’Istituto Iliade
Questo testimone è stato raccolto dall’Istituto Iliade, che vide la luce proprio per volontà del «samurai d’Occidente»: un’iniziativa straordinaria, capace di mettere insieme le più brillanti menti di Francia al fine di custodire e trasmettere «la lunga memoria europea». Un’opera pedagogica e culturale di altissimo livello, che adesso arriverà in Italia grazie alla sinergia operativa inaugurata con Passaggio al Bosco Edizioni: tutti i testi prodotti Oltralpe, infatti, saranno presto tradotti e restituiti al nostro pubblico. Il primo di questi contributi in uscita, vergato in onore di Venner, è una raccolta collettanea di saggi brevi che ha messo insieme alcune delle più autorevoli firme del panorama non conforme francese: Perché l’Europa si risvegli.
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Il libro è fondato sulla triade «natura, eccellenza, bellezza»: un viaggio nella tradizione profonda degli europei, oggi minacciata da un volgare processo di omologazione globale che mira alla decostruzione delle specificità e alla condanna preventiva delle appartenenze. Storia, economia, società, arte, politica, ecologia: il meccanismo liberale e mondialista, fondato sul primato del mercato e sulla dilatazione dell’individuo, sta diffondendo il nomadismo sradicante di una «società aperta» che impone la «grande sostituzione» dei popoli e…