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Riaperture, pass per gli spostamenti: le ipotesi al vaglio

by Ilaria Paoletti
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Draghi, ipotesi pass

Roma, 17 apr – Ipotesi pass per transitare da zone di colore diverso: dal 26 aprile, come annunciato da Mario Draghi, torna la zona gialla e questo da molti è visto come un assaggio di riaperture e di liberta, pur sempre condizionata.  Tra le novità contemplate per il periodo che stiamo per affrontare è stato nominato un pass che dà la possibilità di muoversi liberamente su tutto il territorio nazionale e persino di avere l’accesso a determinati eventi culturali che sportivi.

Draghi, idea pass per spostamenti tra zone diverse

Nel corso della cabina di regia, il premier Mario Draghi (“imbeccato” dall’Unione Europea) ha proposto l’introduzione di un pass che certifichi l’avvenuta vaccinazione nonché di un test covid negativo in un lasso di tempo da definire o addirittura la guarigione dal covid. I ministri presenti avrebbero accolto entusiasticamente la proposta. Chi tra gli italiani sarà in possesso di questi requisiti, riportano voci di corridoio, avrebbe la possibilità di muoversi liberamente su tutto il territorio nazionale e avere anche accesso a determinati eventi, sia culturali che sportivi. I requisiti saranno, per l’appunto, l’avvenuta vaccinazione, esecuzione di un test covid negativo in un arco temporale da definire, avvenuta guarigione dal Covid.

Modello “green pass” dell’Ue

Una libertà “amara” quella che si guadagna a suon di pass e che dà per scontato che la campagna vaccinale proceda senza intoppi: uno dei requisiti, infatti, e cioé l’avvenuta vaccinazione, è ancora virtualmente inaccessibile per molti cittadini italiani. L’idea alla base del pass per spostamenti tra zone di colori diversi è modulata su quello che pare sarà il “green pass” europeo. Il governo Draghi sembra voler quindi anticipare le mosse dell’Ue, ma senza aggiungere alcuna modifica, solo creando un pass in base  a ciò che si sa, per ora, dell’idea europea. Draghi per ora non sa dire neanche in cosa consisterà il pass e in conferenza stampa, sostiene che il modello è lungi dall’essere messo a punto e, anzi, i tempi di definizione “non saranno brevi”.

Ilaria Paoletti

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3 comments

mario 17 Aprile 2021 - 11:19

L’impressionedi lotti è che vogliano creare un regime sanitario in Italia come in Israele, così i cittadini diventeranno cavie da laboratorio per i loro “esperimenti”
La gente applaude, senza capire che gli verranno tolte ancora altre libertà. Dico questo perché
1) in Israele è successo proprio così. Oggi ha restrizioni per entrare quasi ovunque che altrove non esistono.
2)gli italiani proprio come il popolo di Israele, risultano mediamente più obbedienti, i media quasi unilaterali e un “governone” che si è portato via l’opposizione hanno distrutto il pluralismo politico e di informazione che altrove permane. Almeno nella TV
3)A queste notizie non si ribella nessuno. In Inghilterra sono venuti subito i dubbi, per esempio:
A)i vaccinati possono ancora trasmettere il virus
B)Non si possono trattare i cittadini come persone di serie a e altri di serie b. Infatti in Inghilterra nonostante siano estremamente più avanti di noi sulle vaccinazioni, di questi dubbi be parlano. In Italia che sono tutti dalla stessa parte(o quasi) è diverso. Un esempio, ci sono mille discussioni
https://www.youtube.com/watch?v=Jv94dTJe2qw

Attenzione alle promesse di riapertura col ricatto
4)nei paesi del nord Europa, ma anche alcune parti della Germania c’è un forte dibattito su questo. Non si fanno imporre anche quando andare in bagno(è un modo di dire) con tanta facilità.
Anche perché una volta persa una libertà individuale dell’individuo non si torna più indietro.
Esattamente come è successo per “altre” restrizioni che una volta nessuno avrebbe accettato, oggi sono quasi la norma.

Attenzione: non sto dicendo di non pensare al virus.. (che è l’estremo opposto di cui spesso si viene accusati trattando questi temi) come se fossimo in guerra, solo di tenere ben presente queste cose, che spesso, da noi, vengono capite solo dopo che “la frittata” è stata fatta. È troppo tardi.

Se altrove non le accettano con tanta semplicità ci sarà un motivo.. almeno rifletterci, non seguire “il branco” senza capire.
È il mio parere

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mario1232016 17 Aprile 2021 - 12:31

Aggiungo che parlano di pass vaccinali, parleranno di chip sottopelle(è un modo di dire) e cose assurde..
E non pensano alla cosa più semplice: i trasporti pubblici. Ovvero, smetterla di far vaggiare la gente ammassata. Nuove regole e distanziatori che funzionano. Fanno finta di non aver capito che il virus gira molto sui bus? è stato dimostrato con analisi pure.. Invece di agire su quello parlano di pass (fra l’altro sarebbero utili solo agli 80enni visto il livello della vaccinazione).
Secondo le statistiche, l’Italia ha una media di morti(poi ci sarebbe da discutere sul metodo di calcolo) per abitante SUPERIORE ad altri paesi che NON hanno applicato le stesse restrizioni della libertà personale, non lo dicono… ma vogliono limitare ancora di più.
Nella stessa unione europea ci sono mille dubbi sui pass.. lui vorrebbe anticipare tutti(è una provocazione) perchè tanto il suo popolo accetta ogni cosa(almeno questo è quello che pensano). Fregandosene dei dubbi che in Europa sono stati rivolti? (è una domanda)
Tutti ingiocchiati davanti al grandissimo Draghi (molti media lo innalzavano prima ancora che avesse fatto niente). Parlano sempre d’Europa, solo quando gli fa comodo, ebbene:
Il Consiglio d’Europa, per il al principio di autodeterminazione del singolo, in materia sanitaria, ha approvato nel gennaio 2021, una risoluzione con cui sostanzialmente dice “No” all’obbligo vaccinale anti Covid-19, nonché alle eventuali politiche volte ad incentivare le vaccinazioni, ma discriminatorie nei confronti di chi sceglie di non sottoporsi a vaccinazione.Dal Consiglio d’Europa arriva l’invito a usare con prudenza il pass vaccinale: non si devono descriminare le persone e ledere la loro privacy. chissà come mai dalla sua bocca, queste parole non le sentiamo mai..

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RODOLFO LANDI 17 Aprile 2021 - 6:32

Ai tempi dell’unione sovietica ci si muoveva fra le varie regioni con un passaporto “interno”. Altri tempi? altri luoghi? Era una dittatura…..ma il risultato è lo stesso. Dove sono i compagni “resistenti ” che ad ogni pie sospinto ricordano chi morì per la libertà?

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