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Sondaggi, nessun effetto Letta: Pd perde ancora consensi. Lega resta prima

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 19 mar – Nessun effetto Letta per il Pd (almeno per adesso): i sondaggi dicono che i dem continuano a perdere consensi. Lega sempre primo partito e Pd secondo, ma in perdita di oltre un punto percentuale in sole due settimane. Questi i risultati delle rilevazioni Index Research per Piazzapulita, in onda ieri su La7. Più nel dettaglio, queste le intenzioni di voto degli italiani secondo il sondaggio: Lega al 24% (+0,6% in due settimane), Pd al 18% (-1,1%), Fratelli d’Italia al 16,6% (+0,1%), M5S 15,3% (+0,8%). E ancora, Forza Italia al 7% (-0,1%), Azione di Carlo Calenda al 3,9% (-0,1%), La Sinistra al 3,8% (+0,1%), e Italia Viva di Matteo Renzi al 2,8% (-0,1%).

Termometro politico: per il 45,9% degli italiani Letta non risolleverà il Pd

Proprio sull’arrivo di Letta alla guida del Pd si sono espressi gli italiani in un sondaggio di Termometro politico. Ebbene, secondo il 45,9% del campione l’ex premier non riuscirà a risollevare le sorti del partito. La pensa diversamente il 21,7% secondo cui Letta riuscirà a far risalire i consensi. Il 27,7%, invece, ritiene che la sua nomina porterà il partito addirittura a perdere più consensi.

Supermedia Youtrend: travaso voti da Pd a M5S

Dati più o meno confermati anche da Supermedia YouTrend per Agi, basata su una media ponderata delle intenzioni di voto rilevate dai principali istituti demoscopici italiani. Certo, forse è troppo presto per valutare quanto l’arrivo di Letta possa incidere sull’emorragia di consensi per il Pd. Fatto sta che al momento appare evidente un travaso tra Pd e M5S. Infatti se il primo nelle ultime due settimane guadagnerebbe 1,8 punti, portandosi al 16,6%, il secondo lascerebbe sul terreno 1,3 punti, scivolando al 17,9%. Voti travasati per l’appunto, forse per effetto dell’annunciata leadership di Giuseppe Conte che dovrebbe risollevare i 5 Stelle. Saranno i dem orfani dell’amatissimo ex premier.

Centrodestra stabile

Nel centrodestra, invece, non si muove una foglia. Nelle ultime due settimane i consensi sono rimasti abbastanza stabili. La Lega (ora al 23,3%) perderebbe 0,2 punti, mentre Fratelli d’Italia (al 16,6%) guadagnerebbe due decimi e Forza Italia (all’8,1%) uno.

In calo Azione di Calenda

Tutti gli altri partiti sarebbero al di sotto del 4%. Tra questi segnaliamo il calo di Azione di Carlo Calenda, che nelle ultime due settimane avrebbe perso 8 decimi di punto – non poco per una piccola formazione ancora alle prime armi. Stabile Italia Viva, al 2,9%. Inoltre, sulla scorta delle distinzioni che hanno iniziato a mettere in atto molti istituti demoscopici, quella che prima era riportata come La Sinistra/LeU, che due settimane fa al 3,5%, ora è divisa in due liste separate: Sinistra italiana e Art.1-Mdp. Entrambe dunque con percentuali risibili: 2,3 e 2,1%. Ciononostante Bersani, leader di Articolo 1, ha fatto sapere all’amico Letta che non rientrerà nel Pd, anche perché con un gruppo parlamentare tutto suo, ha voce in capitolo (vedi Speranza ministro della Salute).

La maggioranza multicolor del governo Draghi vale il 77% (ma è virtuale)

Tornando ai conti, a separare il primo partito (la Lega) dal quarto (il M5S) ci sono 6,7 punti. Si tratta di una distanza più che doppia rispetto a quella tra il quarto e il quinto partito (che è Forza Italia). Altro dato interessante è che la somma dei consensi dei partiti che formano la maggioranza di governo sarebbe inoltre pari al 77%. Ma sappiamo che è una somma virtuale. Per di più la percentuale è in calo rispetto a poche settimane fa. Quando il governo Draghi si insediò, infatti, la somma delle percentuali dei partiti a suo sostegno era lievemente più alta (78,6%).

Chiudiamo infine con la composizione della maggioranza multicolor dell’esecutivo. La componente prevalente è quella giallofucsia: Pd, M5S e Art.1-Mdp insieme arriverebbero al 36,5% dei consensi, mentre il centrodestra si fermerebbe a quota 32,5% (perché FdI è all’opposizione). Resta fermo al 7,9% il polo centrista composto da Azione, Italia Viva e +Europa.

Adolfo Spezzaferro

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3 comments

Evar 20 Marzo 2021 - 6:29

Scusate, ma il fatto che il PD perda ancora consensi È PROPRIO QUESTO L’EFFETTO LETTA !!!!
Questo sbiadito personaggio non poteva far altro che provocare un ulteriore salasso ad un paziente che ha già subito un’emorragia..

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Sergio Pacillo 20 Marzo 2021 - 8:29

Chissà che fine ha fatto l’associazione Vedrò.

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Rosario 22 Marzo 2021 - 11:39

Effetto letta………ma mi faccia il piacere,una battuta degna del grande TOTO!

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