Nicosia, 5 mar – Il consiglio direttivo della Banca centrale europea, riunitosi oggi a Cipro, ha deciso sull’avvio del tanto atteso programma di alleggerimento quantitativo, con il quale l’Eurotower acquisterà titoli di stato con l’immissione di massicce dosi di liquidità nel sistema della moneta unica. La riunione del consiglio ha anche deciso di lasciare il tasso di riferimento invariato allo 0.05%.
Il quantitative easing targato Mario Draghi prenderà il via lunedì prossimo, 9 marzo, e si protrarrà almeno fino a settembre 2016. Le operazioni connesse vedranno anche l’acquisto, da parte di Francoforte, di altri titoli già inseriti in programmi analoghi, per un totale di 60 miliardi ogni mese. Un vero e proprio “bazooka”, termine utilizzato più volte per descrivere la strategia adottata che durerà fin quando “ci sarà una sostenuta correzione dell’inflazione, con l’obiettivo di un livello dei prezzi sotto ma vicino al 2% nel medio termine”, aveva detto a gennaio il governatore.
“Abbiamo già visto un certo numero di effetti positivi dopo l’annuncio della svolta alla politica monetaria più espansiva”, ha spiegato Draghi durante la conferenza stampa post-consiglio, riferendosi alla risposta spumeggiante dei mercati in queste ultime settimane, nonché alle numerose revisioni al rialzo delle stime sul Pil dell’eurozona. La stessa Bce ha aggiustato le sue, che vedono il prodotto interno lordo in crescita dell’1.5% nel 2015, dell’1.9% nel 2016 e del 2.1% nel 2017.
Le reazioni all’annuncio del numero della Bce non si sono fatte attendere, con il cambio euro-dollaro scivolato ai minimi da 11 anni, a 1.1008, e lo spread Btp-Bund che veleggia al di sotto della soglia psicologica dei 100 punti base.
Filippo Burla
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