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Ghanese massacra bimbo di 5 anni che gli era stato affidato: braccio rotto e trauma cranico

by Cristina Gauri
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Peruviano rapisce bimbi

Guidobia, 17 feb – Orrore a Guidonia dove un 25enne ghanese ha massacrato di botte un bimbo di 5 anni che gli era stato affidato dalla madre per breve tempo, dovendo ella assentarsi da casa. Ieri i Carabinieri della Stazione di Settecamini, in accordo con la Procura della Repubblica del Tribunale di Tivoli, hanno effettuato un fermo di indiziato di delitto nei confronti del giovane accusandolo di aver provocato le atroci lesioni patite dal piccino. Lo riporta Il quotidiano del Lazio.

Il bimbo massacrato dal ghanese amico dei genitori

I fatti sono accaduti la scorsa domenica a Guidonia Montecelio, in provincia di Roma. La madre del bimbo, anche lei di origine ghanese, ha allertato le forze dell’ordine richiedendo l’intervento di una volante. I militari dell’Arma arrivati in soccorso si sono trovati davanti alla donna disperata che teneva in braccio il figlioletto in lacrime. Aveva il cranio e il volto tumefatto e presentava visibili segni di percosse sugli arti.

Prognosi di 60 giorni

Immediato il trasporto in ospedale, dove i medici hanno diagnosticato e curato diverse fratture e un trauma cranico, con una prognosi di 60 giorni. Avviata la macchina investigativa, i carabinieri sono celermente risaliti al responsabile dell’ignobile violenza: il 25enne connazionale amico dei genitori del piccolo.

In mani sbagliate 

Questi, dovendosi assentare per qualche ora, avevano affidato il bimbo al ghanese, pensando fosse in mani sicure. Al loro rientro in casa avevano trovato il figlio riverso per terra, massacrato di botte, mentre l’«amico» era completamente ubriaco. Le indagini, condotte in sinergia con la Procura di Tivoli hanno visto il coinvolgimento di tutti i Carabinieri di Settecamini e della Compagnia di Tivoli. Il 25enne ghanese, sulla base degli elementi raccolti nel corso dell’indagine, è stato arrestato e tradotto presso il carcere di Rebibbia in attesa della convalida del provvedimento.

Cristina Gauri

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