Roma, 5 feb – Grandi manovre nel M5S in vista delle consultazioni di domani con il premier incaricato Mario Draghi: a Roma dopo Beppe Grillo arriva pure Davide Casaleggio. Dopo l’arrivo del garante del Movimento anche il figlio del fondatore e presidente dell’associazione Rousseau è giunto nella Capitale. “Ho incontrato diversi parlamentari e ministri qui a Roma. Qualunque sarà lo scenario politico possibile c’è ampio consenso sul fatto che l’unico modo per avere una coesione del Movimento 5 stelle sarà quello di chiedere agli iscritti su Rousseau“, ha annunciato Casaleggio.
Casaleggio incontrerà pure Di Battista?
Per adesso nessuna conferma (né smentite) su incontri con i vertici dei 5 Stelle o con il “duro e puro” Alessandro Di Battista, che sta cercando di tirare dalla sua i grillini vecchio stampo contro il nascente governo Draghi. “Ogni ora che passa aumentano le ragioni per dire no a Draghi”, scrive Dibba sul suo profilo Facebook. E aggiunge: “Di politico nel suo governo non vi sarà nulla. Draghi farà un Recovery a favore dei potentati e poi si farà eleggere capo dello Stato“.
Grillo, Di Maio e Conte sono per il sì a Draghi
In realtà, gli strepiti di Dibba contro il premier incaricato sono stati messi in sordina dall’apertura di Grillo, Di Maio e Conte. In sostanza i tre che contano nel Movimento. Con il premier dimissionario che dal “predellino dei poveri” – il tavolino in mezzo alla piazza – ha dato la ferale notizia agli italiani che non intende mollare. E si è autoproclamato leader della rinnovata coalizione giallofucsia (gli Europeisti contiani sono già finiti nel dimenticatoio). Di Maio e Grillo dal canto loro hanno chetato gli animi della base pentastellata spiegando che “non si può dire no al Quirinale”. E quindi neanche a Draghi. Il premier incaricato ieri si è intrattenuto per circa due ore al telefono con Grillo, come riporta il “giornale di partito”, il Fatto quotidiano. Risultato: il dietrofront del comico genovese e l’appoggio al nascente governo.
Domani il M5S chiuderà il primo giro di consultazioni del premier incaricato
Domani la delegazione del M5S incontrerà Draghi nell’ultimo appuntamento di questo primo giro di consultazioni. Dopodiché sarà più chiaro come i 5 Stelle intenderanno muoversi. Se davvero con il voto sulla piattaforma Rousseau o no. In ogni caso resta ancora possibile una scissione, con gli oltranzisti che fanno capo a Di Battista. Diciamo che il M5S è lacerato dall’idea, da una parte, di perdere la poltrona e dell’altra di perdere totalmente e definitivamente la faccia.
Adolfo Spezzaferro
1 commento
Grillo e Casaleggio filogesuiti !
Vuoi vedere che sono stati chiamati all’ordine ?!…