Anche quest’anno l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha presentato il cosiddetto Libro Blu, ovvero la pubblicazione di riferimento sull’andamento del settore del gioco d’azzardo nel nostro Paese. Come negli ultimi cinque anni, anche il 2019 si è rivelato un anno di crescita per quest’industria, che ha registrato un incremento del 23,5% in più di raccolta, termine con il quale si fa riferimento all’ammontare complessivo delle puntate effettuate da parte dei giocatori. Ad aver registrato una crescita considerevole sarebbe stata soprattutto la raccolta online, pari nel 2019 a 36,4 miliardi di euro e in aumento del 16% rispetto al 2018.
I dati del gioco a distanza
Che il gioco d’azzardo in rete sia in una posizione di netto vantaggio rispetto alla sua controparte fisica non è più una novità: se in passato bisognava necessariamente raggiungere i pochi casinò tradizionali presenti in Italia per giocare e scommettere, le numerose piattaforme di gioco disponibili oggi online hanno reso la possibilità di frequentare un casinò molto più concreta per tutti, seppur in una modalità diversa rispetto a quella cui siamo abituati. Mentre negli ultimi anni ad essere favorito sarebbe stato soprattutto il poker sportivo, nel 2019 la tendenza dominante sarebbe stata quella di giocare a blackjack online, conosciuto da molti come 21. Oltre alle slot machine e al Lotto, infatti, già da tempo in una posizione privilegiata rispetto alle varie tipologie di gioco messe a disposizione sulle varie piattaforme, ad aver registrato una crescita cospicua sarebbero stati nel 2019 proprio i giochi di carte e i giochi di sorte a quota fissa. Una tendenza simile avrebbero registrato anche i giochi a base sportiva, mentre la maggiore diminuzione sarebbe stata registrata dal Poker Cash, la cui raccolta sarebbe scesa quasi del 16%.
L’andamento del gioco nei casinò fisici
Stando ai dati riportati nel Libro Blu in merito all’andamento del gioco fisico, invece, quest’ultimo sembrerebbe aver avuto un’annata piuttosto stabile: il gioco nei casinò fisici, nello specifico, rappresenta tutt’ora più del 60% del raccolto totale del 2019, nonostante lo scarto con il gioco a distanza si stia accorciando sempre di più. Ad avere registrato il maggiore incremento sarebbero state le scommesse virtuali (+22% nella raccolta), mentre la maggiore diminuzione sarebbe stata registrata dai giochi a base ippica. Per quanto riguarda la distribuzione geografica della spesa effettuata in gioco d’azzardo, invece, ai primi posti troviamo ancora una volta molte delle Regioni del nord Italia, in cui è concentrata la maggior parte dei casinò fisici. Al primo posto ci sarebbe ancora una volta la Campania, i cui giocatori avrebbero speso il 10,36% del totale, seguita subito dopo dalla Lombardia e dal Lazio, a pari merito con il 10,26% della spesa. Agli ultimi posti ci sarebbero invece la Valle D’Aosta, il Molise e la Basilicata, la cui tendenza a giocare d’azzardo sarebbe addirittura in calo.
Il settore del gioco d’azzardo continua dunque a crescere nel nostro Paese, dimostrandosi ancora una volta una delle industrie economicamente più forti. La possibilità di avere una controparte in rete ha sicuramente contribuito alla sua ascesa.