Messina, 23 dic – Percepivano illegittimamente il reddito di cittadinanza nonostante le condanne in via definitiva per mafia. E’ quanto emerso da un’operazione condotta dai militari delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico di Messina che ha portato allo scoperto più di 20 boss, o in alcuni casi i relativi familiari, a intascarsi il sussidio statale tanto voluto dai pentastellati. Una misura nata e concepita come sostegno economico ad integrazione del reddito delle famiglie, per contrastare la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale ma che sempre più spesso finisce nei portafogli di criminali e persone che non ne avrebbero i requisiti.
Venticinque boss con il reddito di cittadinanza
Sono scattate così le denunce per 25 persone e il sequestro di ben 330mila euro complessivamente riscossi indebitamente dagli indagati. Il decreto di sequestro è stato emesso dal gip della città dello Stretto che ha accolto la richiesta della Procura guidata dal procuratore Maurizio de Lucia. I boss mafiosi che godevano indebitamente del reddito di cittadinanza fanno parte dei clan messinesi Santapaola-Romeo, Sparacio, Spartà, Galli, Batanesi-Bontempo Scavo, De Luca, Mangialupi, Camaro, Tortoriciani, Ventura, Ferrante e Cintorino.
2 comments
[…] 21 gen – L’ennesima storia assai poco edificante legata ai percettori indebiti del reddito di cittadinanza ci arriva dalla Sardegna, precisamente da […]
[…] 21 gen – L’ennesima storia assai poco edificante legata ai percettori indebiti del reddito di cittadinanza ci arriva dalla Sardegna, precisamente da […]