Roma, 18 dic – La notizia era nell’aria da diversi giorni, ma ora è ufficiale: Amazon ha acquisito i diritti audiovisivi per trasmettere le partite della Champions League. L’accordo entrerà in vigore a partire dalla prossima edizione della vecchia Coppa dei campioni, ossia dalla stagione 2021/2022, e sarà valido per tre anni. Nello specifico, in Italia il colosso americano dell’e-commerce trasmetterà in esclusiva le 16 migliori partite del mercoledì sera. In sostanza, per vedere le sfide delle squadre italiane nei gironi di Champions, ed eventualmente fino alle semifinali, sarà necessario abbonarsi ad Amazon Prime.
Amazon non si aggiudica solo la Champions
Oltre alle partite della Champions League, Amazon si è aggiudicata anche l’esclusiva della Supercoppa europea. La sfida, che generalmente si gioca a fine agosto, viene disputata in gara secca tra i vincitori della Champions e quelli dell’Europa League (l’ex Coppa Uefa). Anche in questo caso, l’accordo sarà valido per tre anni a partire dall’edizione 2021/2022. Chi vorrà gustarsi la partita in poltrona, insomma, sarà costretto a sottoscrivere un abbonamento ad Amazon Prime. «Siamo lieti di offrire ai nostri clienti in Italia le migliori partite del mercoledì sera dal 2021-22 in avanti», si legge nella nota ufficiale. «Sappiamo che i tifosi italiani sono tra i più passionali d’Europa e daremo il massimo per offrire una fantastica esperienza calcistica capace di portarli ancora più vicino all’azione».
La Silicon Valley mette il calcio nel mirino
La creatura di Jeff Bezos, già colpita da aspre critiche per la sua concorrenza sleale e per come tratta i suoi dipendenti, è quindi entrata gamba tesa nel mondo del calcio, peraltro sbaragliando la concorrenza. In effetti, pare che anche gli altri colossi del digitale siano intenzionati a compiere una vera e propria invasione di campo. Più in particolare, si tratta di Apple e Netflix. In un’intervista a Le Figaro, l’ad del Bayern Monaco, l’ex calciatore Karl-Heinz Rummenigge, si è detto entusiasta dell’arrivo di questi investitori, che per lui potrebbero salvare il calcio dalla crisi causata dalla pandemia. Con gli stadi chiusi, d’altra parte, la corsa ai diritti televisivi è diventata strategica. E gli avvoltoi della Silicon Valley si stanno già sfregando le mani.
Gabriele Costa
6 comments
….perfetto, gia Sky faceva skyfo figuriamoci la merdaccia di Bezos, se ho disdetto Sky non è certo per dare i soldi a quel crumiro testa pelata.
Potrebbe essere l’occasione per disintossicare gli italiani da quello che una volta era il gioco piu bello del mondo, ora popolato da prostitute milionarie.
Devono incassare tutto l’ incassabile, “legando” pure con costi-prelievi fissi! Tante “piccole” bollette, ad incasso immediato, che alla lunga contribuiscono “dimenticate” a svuotare, a saltare, ad indebitare… Lontani da Prime! Oltrettutto, è dai tempi delle sue prime quotazioni in borsa che il mondo del pallone è andato davvero oltre misura.
[…] riporta Il primato nazionale, per esempio, anche Apple e Netflix sembrano pronte ad entrare nel Fùtbol. In un’intervista a Le […]
I commenti dei signori Dino e Fabio sono da incorniciare, tutto vero.
[…] sleale e sul trattamento dei dipendenti, ha messo nel mirino il mondo del calcio. Dopo essersi aggiudicato le 16 migliori partite di Champions League del mercoledì sera – dalla fase a gironi fino alle semifinali-, la Supercoppa europea e il successo all’asta per […]
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