Bergamo, 4 dic – Anche per il sindaco di Bergamo Giorgio Gori «il vaccino rende liberi». Il primo cittadino orobico si è accodato al trend inaugurato dal renziano Faraone proponendo la democraticissima soluzione della «morte civile» per tutti coloro che rifiuteranno di sottoporsi alla vaccinazione contro il Sars-CoV-2.
Gori propone la morte sociale per chi rifiuta il vaccino
La espongono con tono magnanimo, a tratti paternalista, i novelli Pol Pot della sanitocrazia. Ti lasciano sempre con l’illusione di poter operare una scelta – se farsi sto benedetto vaccino o meno: leggete, per esempio, il tweet che Gori ha pubblicato ieri mattina: «Per fermare il #COVID e rilanciare l’economia è fondamentale che si vaccini più gente possibile – spiega – Niente obbligo, ma facciamo che a scuola, nei luoghi di lavoro, negli uffici pubblici, nei cinema, nei teatri e negli stadi entra solo chi è vaccinato. Poi ognuno si regola», chiosa.
«Ognuno si regola», cioè ognuno ha davanti un bivio: scegliere di farsi inoculare un vaccino di cui si sa poco o nulla e per il quale andrebbero fatti anni e anni di sperimentazione – lo dice il luminare della virologia Tarro, allievo di Sabin, decisamente non un no-vax. Oppure rifiutarsi, e vedersi condannato all’esclusione dai servizi pubblici essenziali e non.
I follower sono stanchi delle minacce dei dem
I follower del sindaco non l’hanno presa tutti benissimo. Qualcuno gli fa sommessamente notare che «Col tuo comportamento irresponsabile hai fatto più morti che in un bombardamento», riferendosi alla campagna «Bergamo non si ferma». Slogan lanciato da Gori il 28 febbraio scorso a epidemia appena iniziata per esortare i bergamaschi a uscire, far girare l’economia, consumare… e il resto è storia, ci siamo pure stancati di ricordare come è andata a finire.
«È fondamentale che la smettiate con le minacce, facendo coriandoli della Costituzione. Niente obbligo, ma facciamo che prima o poi qualcuno si incazza sul serio. Poi ognuno si regola», gli fa eco un’altra utente. Qualcun altro, invece, adopera paragoni decisamente più sferzanti. «Ma certo!! E per riconoscerli in giro per strada e tenerli a distanza gli facciamo portare una stella gialla cucita sulla giacca».
Per fermare il #COVID e rilanciare l’economia è fondamentale che si vaccini più gente possibile.
Niente obbligo, ma facciamo che a scuola, nei luoghi di lavoro, negli uffici pubblici, nei cinema, nei teatri e negli stadi entra solo chi è vaccinato. Poi ognuno si regola.— Giorgio Gori (@giorgio_gori) December 3, 2020
3 comments
Dato che il post del Gori è una neanche tanto velata minaccia, facciamo che al Gori convenga osservare un rigidissimo confinamento a casa sua. Perché quel “poi ognuno si regola” potrebbe anche essere realizzato in un modo a lui poco consono.
Costui non ha capito che essere vaccinati non significa non essere per definizione portatori di virus.
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