Roma, 11 nov – A piedi da Firenze a Roma, per protestare contro il Dpcm del governo. La “marcia dei ristoratori e degli Ncc” lungo il cammino della Via Francigena è iniziata la scorsa settimana e raggiungerà la capitale il 13 novembre per una manifestazione di fronte al Pantheon. Intanto oggi ha fatto tappa a Sutri, in provincia di Viterbo, ospitata dal sindaco Vittorio Sgarbi. “Stiamo arrivando, Conte stiamo arrivando”, hanno gridato i manifestanti. Il primo cittadino di Sutri, accolto tra gli applausi, ha espresso tutto il suo apprezzamento nei confronti di una protesta che considera sacrosanta.
“Sono con chi lavora e con chi sta soffrendo, con chi non ce la fa più, con chi rischia di mandare in rovina i sacrifici di una vita per colpa dei Dpcm. Non potevo non sostenere e non ospitare il grido dei ristoratori – ha detto Sgarbi – a Sutri la prefettura ha revocato la mia ordinanza che prevedeva l’apertura dei ristoranti e dei bar oltre le 18″. Secondo il critico d’arte “ormai siamo nel culto del Dio Vaccino. Il futuro d’Italia è fermo. Eppure col mio movimento, Rinascimento, prospetto la rinascita dopo la morte. Ci saranno alcuni cittadini a Sutri che mi daranno ragione e che sono convinti che tutto quello che viviamo sia una congiura del governo per impedirci di vivere sani, per ammalare i sani e non curare i malati. La vita non è un’eccezione”.
In piazza per sostenere la protesta dei ristoratori e degli Ncc toscani, oltre a Sgarbi c’erano anche il consigliere comunale di Sutri, Matteo Amori, e il consigliere comunale di Vallerano, Jacopo Polidori.
Alessandro Della Guglia
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