Torino, 27 ott – Non è mai colpa dei “compagni”. Durante un qualsiasi corteo organizzato da movimenti antagonisti e centri sociali qualcuno decide di assaltare una banca o attaccare deliberatamente le forze dell’ordine? Per i media allineati è colpa di un qualche “inflitrato”, se non si può parlare di “fascisti” si punta il dito contro i “black bloc”. Come se la ricerca della “conflittualità” e la violenza non facessero parte del retroterra e della prassi politica dell’antagonismo militante. Se dunque si riesce nell’impresa di assolvere i “compagni” anche nell’ambito di una manifestazione di sinistra, è abbastanza prevedibile che in un contesto più trasversale gente come Gad Lerner e Paolo Berizzi non faccia altro che puntare il dito contro i fascisti, manovratori e artefici delle violenze connesse alle proteste contro il nuovo Dpcm.
Questa non è la "rivolta dei forni", sommossa di un popolo affamato. E' azione pianificata degli ultràs organizzati con l'estrema destra. Saccheggi e devastazioni d'un colpo prevalgono sulla curva del contagio, come se in ballo ci fosse solo il potere e non la vita di tanta gente pic.twitter.com/YEeaXBV4Uq
— Gad Lerner (@gadlernertweet) October 27, 2020
Assalto a vetrina Gucci: arrestati 2 egiziani
Con la “reductio ad Hitlerum” si evita di comprendere le ragioni della rabbia popolare e si semplificano gli scenari. A Napoli scoppia la rivolta? E’ colpa di fascisti e camorra, come se altri (dai militanti dei centri sociali fino a commercianti o semplici cittadini) non avessero preso parte alle proteste. Stessa cosa con quanto accaduto ieri sera a Torino: pure se i media mainstream si sono ben guardati di scriverlo nei titoli, parlando genericamente di “incappucciati” (come fatto vergognosamente da La Stampa), basta leggere il Corriere della Sera: “Tutto è cominciato con una decina di anarchici che, prima di defilarsi, ha provato ad accendere la miccia (…) Sono giovani, alcuni giovanissimi. In mezzo a loro anche esponenti delle tifoserie organizzate della Juventus e del Torino, oltre a molti ragazzi di origine straniera. Immigrati di seconda generazione arrivati dalle periferie”. Quello che già si evinceva dai video è stato poi confermato oggi: per l’assalto al negozio di Gucci sono stati arrestati due egiziani.
E’ sempre colpa dei fascisti, in ogni caso
E cosa fa allora il prode Gad Lerner? Pubblica la foto del negozio di Gucci devastato e accolla il tutto ai fascisti. “Questa non è la “rivolta dei forni”, sommossa di un popolo affamato. E’ azione pianificata degli ultràs organizzati con l’estrema destra. Saccheggi e devastazioni d’un colpo prevalgono sulla curva del contagio, come se in ballo ci fosse solo il potere e non la vita di tanta gente”. Premio Pulitzer per la disinformazione, in condivisione con Paolo Berizzi che in barba ad ogni evidenza, continua a parlare di “Piazze nere” organizzate da “violenti che sfidano lo Stato”. Nel momento in cui esplode la violenza, con il mondo antagonista e anarchico in prima fila, con il “supporto” di immigrati dediti al saccheggio (in pieno stile “parigino”, come documentato dal sottoscritto un paio d’anni fa), per gli alfieri dell’antifascismo in assenza di fascismo in ogni caso è colpa dell’estrema destra. Qualsiasi cosa accada. E il bello è che il presidente della Fnsi, sindacato unico dei giornalisti, Beppe Giulietti, fa da sponsor a Berizzi, battendosi il petto e taggando su Twitter Rai, Sky etc perché invitino Berizzi in trasmissione, lui che ha “svelato le trame nazifasciste”. Una marchetta vergognosa. E niente, questo è lo stato del giornalismo in Italia.
Davide Di Stefano
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[…] Berizzi e Lerner, ma quali fascisti? A spaccare le vetrine sono… […]
[…] e accusati di furto aggravato ai danni del negozio Gucci e resistenza aggravata. Dove sono quindi i «fascisti» subito additati da Lerner e Berizzi come autori dei saccheggi? Dove sono le «Piazze nere» organizzate da «violenti che sfidano lo Stato» si cui parla […]
[…] e accusati di furto aggravato ai danni del negozio Gucci e resistenza aggravata. Dove sono quindi i «fascisti» subito additati da Lerner e Berizzi come autori dei saccheggi? Dove sono le «Piazze nere» organizzate da «violenti che sfidano lo Stato» si cui parla […]
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[…] istituzionale, volte a screditare il malcontento popolare riducendo il tutto ad una sorta di “complotto fascista”, esiste nei fatti su tutta la Penisola un fronte trasversale che si oppone alle chiusure volute dal […]