Roma, 25 ott – Dopo la manifestazione spontanea di commercianti e cittadini andata in scena di venerdì sera a Napoli, anche ieri è stata un’altra giornata all’insegna di tensioni per le proteste contro le chiusure e i coprifuoco imposte dai governi centrali e regionali. Le maggiori si sono registrate di nuovo nel capoluogo campano e nella capitale.
Ancora scontri a Napoli
Dopo quella di venerdì svoltasi nella zona di Palazzo Santa Lucia, sede della Giunta Regionale campana, ieri c’è stata un’altra protesta a Piazza Dei Martiri per il lockdown invocato da De Luca nelle ore precedenti, poi ritirato a seguito della conferenza Stato-Regioni di ieri pomeriggio.
A scendere in piazza stavolta sono state varie categorie tra cui disoccupati, riders, lavoratori dello spettacolo, insieme a centri sociali e varie sigle riconducibili alla sinistra antagonista.
La tensione è scattata quando è iniziato un lancio di vernice rossa e uova verso la sede di Confindustria di Napoli sita nella piazza. I manifestanti, che hanno fatto esplodere bombe carta e lanciato bottiglie contro le forze dell’ordine, sono stati caricati per impedire un corteo verso la sede della Regione, per essere respinti verso l’adiacente via Carlo Poerio.
Coprifuoco nel Lazio: tensioni a Piazza del Popolo
Tensioni anche a Roma, dove a Piazza Del Popolo un gruppo di dimostranti è sceso in piazza alle 23 contro il coprifuoco imposto dal governatore del Lazio Zingaretti.
Alla manifestazione hanno preso parola due donne che hanno raccontato i loro disagi economici provocati dalle chiusure: “Ho un ristorante in centro, altre sei attività e 90 dipendenti da pagare. Da lunedì non so dove andare a sbattare”. “Sono stata licenziata, devo vivere con mia madre e lo Stato mi ha detto che per me non ci sono aiuti. Siamo qui perché non sapevamo dove andare per farci ascoltare”, hanno affermato Laura e Sara.
Dopo aver acceso dei fuochi d’artificio, la Polizia ha fatto disperdere i manifestanti nei pressi dell’antistante Piazzale Flaminio.
Riccardo Natale