Belgrado, 28 ago – Quasi 10.000 bottiglie della tradizionale acquavite di frutta serba nota come rakija saranno utilizzate come disinfettante in un ospedale nella città centrale di Krusevac, per far fronte alla sempre crescente domanda. Lo ha riferito lo scorso lunedì la Croce Rossa locale. Le bottiglie di Viljamovka, una varietà della bevanda a base di pera, si trovano in stato di sequestro in un deposito statale in seguito a un’operazione di polizia svoltasi nel 2005.
Seguendo le direttive della Croce Rossa, 9.196 bottiglie saranno quindi trasformate in alcol al 70% per fornire disinfettante extra per l’ospedale durante la pandemia di coronavirus. Lo ha annunciato Emina Todorovic, segretaria locale dell’organizzazione. «Dovremo fare i conti con un’altra ondata di coronavirus, quindi del disinfettante extra ci farà comodo», ha spiegato.
La rakija al suo stato di grappa non è ovviamente adatta alla disinfezione di luoghi e superfici di lavoro, ma il governo di Belgrado ha riferito di «aver raggiunto un accordo con una fabbrica di bevande alcoliche che tratterà gratuitamente il distillato per ottenere alcol puro a 70 gradi».
Cristina Gauri