Bergamo, 8 lug – Sul fronte dell’epidemia di coronavirus da Bergamo arriva un’ottima notizia, carica di significato (e attesissima): il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII è libero dal Covid-19. Come è noto, il nosocomio bergamasco è stato per mesi in prima linea nel combattere l’epidemia. “La tanto attesa notizia arriva dopo 137 giorni dal ricovero del primo paziente (domenica 23 febbraio). Restano ricoverati alcuni pazienti colpiti dal virus, ma ormai negativizzati”, si legge in una nota dell’ospedale, che ha annunciato la notizia.
Un minuto di silenzio per le vittime e poi l’applauso
Per il Giovanni XXIII è un traguardo che arriva grazie all’impegno dei circa 400 operatori che lavorano nelle terapie intensive, tra medici, infermieri, operatori di supporto e personale delle pulizie. Nei giorni più critici dell’epidemia l’ospedale di Bergamo era arrivato ad ospitare oltre cento pazienti intubati. L’ospedale ha quindi ha celebrato il momento con un minuto di silenzio per le vittime, seguito da un applauso a cui hanno preso parte, insieme ai medici e agli operatori della rianimazione, il direttore generale Maria Beatrice Stasi, il direttore sanitario Fabio Pezzoli e il direttore del Dipartimento di emergenza urgenza e area critica Luca Lorini.
Il direttore generale Stasi: “Emozione e speranza che non torni più il grande incubo”
“Un momento di grande emozione” anche per il direttore generale Stasi, che ha festeggiato “in rianimazione con i collaboratori, finalmente vestiti delle normali divise” invece che con gli “scafandri” anti-contagio. La manager, anche lei colpita dal coronavirus nelle prime settimane della crisi, esprime l’augurio “che questa sia davvero una fase discendente”, e che “non torni più il grande incubo in cui ci siamo ritrovati a lavorare nei mesi di marzo e aprile“. “Abbiamo raggiunto numeri importantissimi – ha sottolineato la Stasi – con un centinaio di pazienti ricoverati nelle fasi acute dell’emergenza. Oggi il nostro reparto di rianimazione torna a dedicarsi a tutte le patologie che noi seguiamo qui al Papa Giovanni, senza più pazienti Covid”. Un traguardo che “abbiamo condiviso con i responsabili dei reparti, con gli infermieri, con tutto il personale”.
Ludovica Colli
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