Roma, 4 feb – Non si inverte la rotta dei prezzi e l’Italia scivolta nel terreno della deflazione. Dopo i dati di dicembre, che segnalavano l’azzeramento dell’indice generale dei prezzi, nel mese di gennaio assistiamo ad una marcata contrazione che fa virare in territorio negativo.
A rilevarlo è l’Istat nel suo bollettino periodico. “Nel mese di gennaio 2015 -si legge nel comunicato- l’indice nazionale dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,4% rispetto al mese precedente e dello 0,6% nei confronti di gennaio 2014”. L’istituto di statistica spiega che la frenata “è dovuta in larga misura all’accentuarsi della caduta tendenziale dei prezzi dei beni energetici e al rallentamento della crescita annua dei prezzi dei servizi”.
Non migliora la situazione al netto di queste componenti che risentono di tutta una serie di fattori, come le dinamiche finanziarie e geopolitiche sul prezzo del petrolio. L’inflazione cosiddetta “di fondo”, infatti, pur rimanendo positiva segna un rallentamento che la porta dal +0.6% di dicembre al +0.3% del primo mese del 2015. Il -0.6% di gennaio è il valore più basso registrato nelle serie storiche dal 1959, quando l’asticella toccò il -1-1%.
Filippo Burla