Bologna, 15 mag – E’ diventato un teorema: se dei commercianti italiani, rispettando le distanze di sicurezza, si dispongono pacificamente in una piazza chiedendo aiuto al governo e magari la possibilità di riaprire in anticipo perché la propria attività non vada sul lastrico, si può stare sicuri che nel giro di poco tempo arriveranno le solerti forze dell’ordine a multare gli interessati. Misure repressive che, incredibilmente, smettono di valere invece per gli assembramenti di immigrati, centri sociali e antifascisti vari, per i quali si chiude volentieri un occhio, quando non tutti e due. La città di Bologna, in particolare, si conferma la «terra di nessuno»: già il 25 aprile, quando ancora tutta Italia stava ai domiciliari, centinaia di sedicenti «partigiani» si erano riversati in via del Pratello per starnazzare Bella Ciao
Con la fase 2 sono cadute tutte le remore: lo testimonia il video postato ieri sui social dal deputato di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami, dove si vedono decine e decine di persone accalcate nel prato di fronte all’ex-fabbricato del centro sociale Xm24, sgomberato il 6 agosto 2019. La folla, composta da antagonisti e immigrati, come riferisce il Resto del Carlino si era ritrovata per sostenere l’iniziativa del mercatino solidale allestito nel parcheggio lì davanti. Poi da lì, via al corteo di solidarietà per degli anarchici arrestati mercoledì mattina in un blitz dei Ros e che ha portato all’esecuzione di 12 misure cautelari, di cui sette custodie in carcere. Una cinquantina di antagonisti si sono allontanati dal prato accanto all’ex-centro sociale, marciando fino a piazza dell’Unità e ritorno.
Sempre il Resto del Carlino sottolinea come gli agenti, pur tenendo sotto controllo la situazione, non hanno elevato «sanzioni o rilevato problemi legati al mancato rispetto delle norme anti contagio da Covid disposte dal governo»
Durissima la reazione di Bignami: «Da quando è stato sgombrato il fabbricato dell’XM24 in realtà gli occupanti si sono accampati nell’area verde a fianco di fatto impossessandosene giorno e notte», denuncia il deputato in esclusiva a ilGiornale.it. «Ci sono soprattutto pusher e migranti. E se spacciavano lì è perché lì c’era chi comprava. Ora la situazione è ripresa, ma al fianco del problema sicurezza si aggiunge quello sanitario. Il tutto nel silenzio complice del Comune forte coi deboli e debole coi prepotenti».
Cristina Gauri
4 comments
L’assenza di regole e di governo genera solo l’anarchia.Questi individui fanno quello che vogliono perchè lo stato non è presente,e quando lo è,usa due misure diverse.Non è colpa delle forze dell’ordine,loro devono obbedire allo stato.La colpa è di quella parte della magistratura filo bolscevica che protegge questi straccioni sinistroidi e inoltre,intralcia il lavoro delle forze dell’ordine.
i frocioni non c’erano presenti?
Come mai non avevano l’autocertificazione, la mascherina, il gel eccetera ? A loro non viene fatta la multa?
😡😡😡
[…] tricolori a Roma – così concilianti e di manica larga quando invece a manifestare sono antifascisti e/o […]