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Aosta, beve il caffé da asporto davanti al bar. E si becca 280 euro di multa

by Ilaria Paoletti
6 comments
Caffé, multa di 280 euro ad un uomo di Aosta

Aosta, 9 mag – Attività chiuse, aiuti economici ai minimi livelli, disperazione e – in alcuni casi – addirittura suicidi per ragioni economiche. Ma per lo Stato italiano questo non importa: dove ci sono tante regole si può sbagliare “meglio” e quindi incassare di più. Lo ha imparato a sue spese un italiano che si è macchiato della tremenda colpa di bere un caffé da asporto in strada dopo averlo pagato al bar.

Caffé salato

 

Succede ad Aosta, dove il cliente di un bar si è visto comminare una multa di 280 euro perché è stato “scoperto” in un blitz delle forze dell’ordine e dei Nas davanti al bar della discordia: preso in flagranza di reato, perché (verbale dixit) “non rispettava il divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati”. Un assembramento che, si apprende, era di due persone – e pure distanziate.

“Lo Stato batte cassa”

Racconta l’episodio lo stesso “criminale” al quotidiano torinese La Stampa: “Sono uscito con il cane, ho incontrato per caso un cugino e abbiamo deciso di prendere un caffè. Eravamo davanti al bar a due metri e mezzo di distanza. Hanno detto che dovevi prendere il caffè e andartene. Questo è solo lo Stato che vuole fare cassa”. Possiamo dargli torto? Tra l’altro, i Nas erano entrati nell’esercizio commerciale solo per un controllo di routine: si sono limitati a dire al proprietario del bar di spostare delle botti messe davanti all’ingresso, altrimenti qualcheduno avrebbe potuto usarle come tavolo per consumare le bevande.

Il proprietario del bar: “Regole non chiare”

Il proprietario del posto ha detto la sua su quanto avvenuto, e dice anche delle parole che fanno riflettere sul labile confine tra illecito e praticità che aleggia come una spada di Damocle sulla testa degli esercenti: “Noi diciamo di allontanarsi, ma quanto, qual è la distanza? Come dobbiamo interpretarla? Abbiamo messo in piedi tutte le accortezze, spostato i punti di appoggio possibili da davanti il locale, ma come facciamo per esempio a sapere se due persone sono marito e moglie?”. Nessuno sa rispondere a queste domande, oppure non c’è volontà di fare più chiarezza: bisogna solo raccomandarsi al raziocionio del vigile di turno, perché nell’ambiguità di questi divieti la multa si becca facilmente …

Ilaria Paoletti

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6 comments

Sergio Pacillo 9 Maggio 2020 - 4:27

Il caffè salato è tutto da gustare.

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Raffo 9 Maggio 2020 - 7:02

Questo è ciò che ci aspetta………la burocrazia,le istituzioni,gli pseudo-aiuti,le multe a chi protesta,la dittatura piddino- grillina………non voteremo più,ci ridurranno ad un campo profughi,ci uccideranno per un caffè, loro impuniti e tutelati da un sistema vigliacco……….noi alla fame, sotto il gioco di presunti esperti e politicanti……….. inadeguati…….. ovviamente il colle del Quirinale tace……… hanno finito di prenderci per il culo……..la loro democrazia fa vomitare peggio dei gulag comunisti. Vergogna.

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jenablindata 9 Maggio 2020 - 7:04

“perché nell’ambiguità di questi divieti la multa si becca facilmente …”
E UN CAZZOTTO IN BOCCA….DA PARTE DI MOLTI A CUI STANNO PER SALTARE I NERVI,PURE.
dopo non dite che non vi abbiamo avvisato.

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genzo 9 Maggio 2020 - 7:59

E i mafiosi e brigatisti con decine di omicidi sulle spalle sono in liberta’ da anni.

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genzo 9 Maggio 2020 - 8:01

bar e ristoranti non riapriranno piu’ o perlomeno difficilissimo che ripartano alla grande prima di dieci anni. idem i cinema , capirai con tutto questo virus in giro vado proprio volentieri a mangiare in un ristorante tra sputazzate blatte del dopo chiusura e scaccolamenti .

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Evar 10 Maggio 2020 - 4:03

Gli sbirri zelanti sono il trou du cul dell’umanità.

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