Pisa, 1 mag – Da quando nel 2004 è stato istituito il Giorno del Ricordo, tanti sono stati gli atti negazionisti verso questa ricorrenza. Lo scorso martedì a San Miniato, un bel borgo di 28mila abitanti in provincia di Pisa, il gruppo di Forza Italia in consiglio comunale ha proposto l’intitolazione di una strada a Norma Cossetto, studentessa istriana di 24 anni, insignita nel 2005 della medaglia d’oro al valor civile dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, spendendo le seguenti parole: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.
Quel vergognoso voto contrario
Questo affronto agli integerrimi compagni comunisti slavi però non poteva andare giù ad un comitato cittadino, Cambiamenti, che a San Miniato esprime due consiglieri comunali: “E’ una persona che, anche dopo il 25 Luglio e l’8 settembre ha continuato coscientemente a militare a fianco dei fascisti repubblichini e dei nazisti. E’ stata uccisa in una guerra civile, certo dura e orribile, mentre combatteva da una parte, che era quella sbagliata”. Queste alcune delle nefandezze che i soggetti in questione hanno voluto aggiungere ai deliri sul dramma delle Foibe a cui ogni anno Anpi e parte della sinistra ci costringono ad assistere. Sulla loro pagina Facebook, nel post in cui riportano il comunicato, scrivono: “Le nostre idee sono chiare e coerenti”. Coerentemente anti italiane aggiungiamo noi.
La mozione in ogni caso è stata approvata dal consiglio comunale di San Miniato. A favore hanno votato Pd, gli altri gruppi di maggioranza, Forza Italia e Lega. Adesso sindaco e giunta sono stati impegnati a promuovere “iniziative di studio e di riflessione sull’insieme dei complessi aspetti della vicenda delle foibe e in particolar modo sulla figura di Norma Cossetto” e valutare la “possibilità di intitolare una via, una strada o una piazza del Comune” in sua memoria. Quali iniziative di studio siano necessarie per intitolare una via a una ragazza stuprata e uccisa da degli aguzzini, e che ha ricevuto la medaglia d’oro al valor civile, non è dato sapere.
Il ricordo boicottato
La memoria, la storia, il ricordo spesso non sono solo concetti disinteressati, volti ad analizzare qualcosa successo in passato da cui prendere spunto per il presente e il futuro ma anche strumenti politici di propaganda, che quindi vengono, nel caso, nascosti, cambiati o addirittura negati. La sinistra italiana in questo è stata maestra nei decenni: la loro occupazione di interi settori del mondo dell’informazione e della cultura nel secondo dopoguerra le ha consentito di poter gestire un vero e proprio apparato di divulgazione al servizio del Partito Comunista. Rientra in questo ambito l’eccidio degli italiani da parte dei partigiani titini in Istria, Fiume e Dalmazia. Così come il loro esilio, spesso ostacolato e boicottato violentemente dai comunisti di casa nostra che evidentemente riservavano tutta la pietà e l’altruismo (mai disinteressato) per gli immigrati che nei decenni a seguire sarebbero entrati in Italia.
Gianluca Villani
1 commento
C’è veramente poco da dire o commentare di fronte ad un tale scempio morale e spirituale…….per cui i sinistri vigliacchi pensano che con la codarda terminologia ” repubblichini” , utilizzata ovviamente in senso dispregiativo, possano giustificare la loro vomitevole ignavia e la mistificazione storica ignobile con cui ci ammorbano da decenni……….era solo una ragazza che credeva , con spensieratezza , in valori che le parevano nobili e giusti………forse aveva pure ragione,vista la misera situazione in cui siamo oggi, sotto una infame dittatura comunistoide impunita ed intoccabile…….. onore alla giovane donna,fra tante zecche vigliacche rosso smalvite, un esempio di coraggio e di forza d’animo.