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Coronavirus, a Parma se non ti dichiari antifascista il Comune ti nega i buoni spesa

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 3 apr – Fino a che punto può spingersi la mannaia ideologica dell’ottuso antifascismo? Difficile dirlo, a riguardo ormai non riusciamo a stupirci più di nulla. Ma la pensata del Comune di Parma supera anche le più nefaste previsioni, perché forse neppure le menti visionarie della letteratura distopica sarebbero riuscite a prefigurarci una discriminazione ideologica in piena pandemia. E invece la giunta guidata dall’ex grillino Pizzarotti ci è riuscita, partorendo una discriminazione tanto inaccettabile quanto puramente delirante. Prova ne è che un cittadino italiano in difficoltà economica e residente a Parma, è costretto a dichiararsi antifascista se intende far domanda per ottenere i buoni spesa previsti dal governo ed erogati dal Comune in via emergenziale per venire incontro a chi adesso non riesce ad acquistare neppure generi alimentari.

Sì, avete capito bene, e se siete residenti nel comune emiliano potete tranquillamente fare una prova. Vi basterà andare sul sito del comune a questo indirizzo e iniziare a compilare l’apposito modulo per i buoni spesa. Come segnala sulla propria pagina Facebook Emanuele Bacchieri, di CasaPound Parma, “in pochi semplici passaggi si arriva alla pagina finale, dove sono riportate le condizioni a cui l’erogazione dei buoni è vincolata. E….Sorpresa! IL BOLLINO ANTIFASCISTA È ANCHE QUI! Quindi chi non si allinea al pensiero unico per il sindaco Pizzarotti può tranquillamente morire di fame? ALLUCINANTE!”.

Il modulo per ottenere i buoni spesa

Ma leggiamo bene cosa dovrebbe dichiarare ad esempio, secondo il Comune di Parma, una persona in difficoltà che ha bisogno di un buono spesa: “Di ripudiare il fascismo”, “di non professare e fare propaganda di ideologie xenofobe, razziste, sessiste” e “di non compiere manifestazioni esteriori di carattere fascista e/o nazista, anche attraverso l’utilizzo di simbologie o gestualità ad essi chiaramente riferiti”.

Incredibile, ma purtroppo vero. Come fa notare CasaPound Italia, sulla propria pagina Facebook, è un po’ come dire: “Se non ti dichiari antifascista, non mangi”. Cpi chiede di conseguenza le “dimissioni di Sindaco e Giunta” che “dopo questa assurda trovata dovrebbero a questo punto essere il minimo”. Il minimo davvero, perché servirebbero al contempo pronte scuse a tutti coloro che in un momento di drammatica difficoltà economica si sono trovati davanti anche questa indegna “selezione antifascista”.

Alessandro Della Guglia

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15 comments

FABIO FILACCHIONI 3 Aprile 2020 - 5:58

Il VERO VOLTO del Comunismo… Dopo quello che avete visto in giro per il Mondo avevate dubbi? Fra l’altro una risoluzione “Europea” equipara il Fascismo, il nazismo e il comunismo, ma di quest’ultimo nel moduletto parmigiano non c’è traccia.

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Coronavirus, delirio del sindaco Pizzarotti: se non ti dichiari antifascista il Comune ti nega i buoni spesa - Rassegne Italia 3 Aprile 2020 - 6:08

[…] Leggi la notizia su Il Primato Nazionale Segui le nostre rassegne su Facebook e su Twitter […]

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roberto 3 Aprile 2020 - 6:34

Il peggior virus é la Coglionaggine… ed è pure contagiosa. Che dire di più…. Chissà il virus cosa ne pensa… io credo che ci penserà lui a far giustizia, se non si schiferà di contagiarli.

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Micu G. 3 Aprile 2020 - 8:11

Una dichiarazione come questa,che reca con sè il “fumus persecutionis” del pensiero e la modalità con la quale si chiede di sottoscriverla,a mio parere,non l’avrebbe ideata neanche un sindaco comunista.Non solo,vi è in essa,implicita, l’aggravante della condotta ricattatoria in presenza di emergenza sanitaria nazionale,nonché di critiche condizioni di sopravvivenza di una parte non trascurabile del popolo italiano. Si tratta di un obbrobrio che dobbiamo conservare nella memoria e vi prego di diffonderlo il più possibile nei canali di comunicazione.Configura anche,a mio modestissimo,avviso un’azione penalmente rilevante.

Micu G. dalla terra di ‘nduja

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Micu G. 3 Aprile 2020 - 8:14

Una dichiarazione come questa,che reca con sè il “fumus persecutionis” del pensiero e la modalità con la quale si chiede di sottoscriverla,a mio parere,non l’avrebbe ideata neanche un sindaco comunista.Non solo,vi è in essa,implicita, l’aggravante della condotta ricattatoria in presenza di emergenza sanitaria nazionale,nonché di critiche condizioni di sopravvivenza di una parte non trascurabile del popolo italiano. Si tratta di un obbrobrio che dobbiamo conservare nella memoria e vi prego di diffonderlo il più possibile nei
canali di comunicazione.Configura anche,a mio modestissimo,avviso un’azione penalmente rilevante.

Micu G. dalla terra di ‘nduja

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Cristian Sbaraini 3 Aprile 2020 - 9:27

É certamente perseguibile penalmente!

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jason17 3 Aprile 2020 - 9:55

Questa, è la stessa dichiarazione, che fanno firmare anche per la richiesta di un semplice Passo Carrabile. Mi chiedo, adesso come allora, quando lessi la notizia, ma io, che ho un vistoso richiamo, tatuato sull’avambraccio, all’ideologia nazista, se mi dovessi recare d’estate a fare richiesta per qualcosa al comune di Parma, verrei quindi discriminato, per manifestazione esteriore inerente al nazismo? Di conseguenza, non otterrei quanto mi spetta perché riconosciuto come avversario politico? Abito nella stessa regione, per fortuna qui, in Romagna, sembrano essere persone dotate di ” Grano Salis ” e nessuno si è ancora permesso di muovermi delle critiche. Certo visto l’epoca in cui viviamo, dominati dalla dittatura del Politicamente Corretto, qualche pensiero preoccupato inizio a farlo. Questi poi, sarebbero, coloro che non odiano, però, disprezzano chi non condivide il loro punto, (malsano), di vista. Ovviamente, non vedrete mai, in nessun dibattito televisivo, affrontare l’argomento, il Regime che ammorba l’informazione, può solo occuparsi di facezie riguardanti immigrati e omosessuali, queste non sono emergenze discriminatorie…

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roberto 4 Aprile 2020 - 2:06

Probabilmente, di dirtelo di persona si cagano addosso, ste amebe! 😉

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Parma, se non sei antifascista non mangi: incredibile modulo per chiedere i buoni spesa - Notizie Dal Mondo 3 Aprile 2020 - 9:59

[…] sconcertante modulo predisposto dal Comune guidato da Pizzarotti per accedere ai buoni spesa. Lo riferisce il Primato nazionale. «Un cittadino italiano in difficoltà economica e residente a Parma, è […]

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Tommaso Bisi Griffini (lodi) tel. 348 32 27 606 3 Aprile 2020 - 10:39

in Lombardia 15 giorni per costruire un ospedale. Quanti giorni per costruire delle fosse comuni per i rinnegati, traditori e psicolabili. BOIA CHI MOLLA!

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arthur fonzarelli 3 Aprile 2020 - 11:11

Il coglionavirus ha colpito forte al Comune Parma a quanto pare.

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Paolo 3 Aprile 2020 - 11:36

Scusate ma non ho trovo il documento nel comune di Parma. Potete mettere il link? Grazie

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Dopo Parma non fate scoprire alla Raggi la spesa antifascista - 7colli.it 4 Aprile 2020 - 7:01

[…] pratica- ha denunciato Il Primato Nazionale – chi vuole mangiare deve dichiarare, secondo il Comune di Parma, di “ripudiare il fascismo”, “di non professare e fare propaganda […]

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Pizzarotti-follia: ammette l'errore sul buono spesa antifascista ma attacca il Primato Nazionale | Il Primato Nazionale 4 Aprile 2020 - 1:15

[…] Dopo aver scatenato le sacrosante ire dei cittadini e degli utenti online per aver pubblicato un bando con cui a Parma si può accedere ai bonus spesa solo se ci si dichiara antifascisti, il sindaco Federico Pizzarotti dice che la pubblicazione è stata un errore e che chi ha fatto […]

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La “pastasciutta antifascista” non è passata. 5 Aprile 2020 - 11:55

[…] senza la denuncia giornalistica de Il Primato nazionale, che ha scovato l’autocertificazione con la folle richiesta di fede antifascista per avere i […]

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