Salerno, 13 mar – L’Inno di Mameli che rompe il silenzio tombale dei quartieri di Salerno e provincia. Nell’Italia surreale del coronavirus, che guarda preoccupata al futuro dal proprio balcone mentre è asserragliata in casa, all’improvviso alcune voci si uniscono per intonare Fratelli d’Italia. Siamo nel Quartiere Europa a Pastena, dove grazie a un tam tam social i residenti si sono dati appuntamento affacciati a finestre e terrazzi per cantare tutti insieme l’Inno.
Un modo per darsi coraggio e sentirsi di nuovo parte di una Nazione nel momento peggiore dal dopoguerra a oggi, in una città che solo pochi giorni fa è stata anche teatro di una violenta rivolta carceraria: è stato sufficiente l’annuncio della momentanea sospensione dei colloqui con i familiari, come misura di contenimento dell’epidemia del coronavirus, per scatenare la furia dei detenuti del carcere di Salerno-Fuorni. Almeno duecento detenuti hanno prima devastato un piano della struttura per poi asserragliarsi sul tetto.
La stessa iniziativa si è ripetuta oggi anche in provincia di Salerno, come ad esempio a Pagani e a Giffoni Valle Piana. Secondo quanto riporta Salerno Notizie, Ad Eboli in serata invece è scattato un applauso corale al grido di “Restiamo a casa, vinciamo noi”. E noi come Primato ci auguriamo che l’iniziativa venga imitata in tutte le città dello Stivale.
A Pagani (Via Romana)
A Pastena (Quartiere Europa)
Cristina Gauri
3 comments
Siamo in guerra contro un nemico invisibile, ma non è il coronavirus.
[…] è, ancora una volta, il ricorso spontaneo al linguaggio patriottico. Lo abbiamo osservato nei cittadini che, dai balconi, hanno ripreso a intonare l’inno di Mameli come canto di comunione fraterna, ma anche negli scritti di alcuni intellettuali di sinistra che […]
[…] è, ancora una volta, il ricorso spontaneo al linguaggio patriottico. Lo abbiamo osservato nei cittadini che, dai balconi, hanno ripreso a intonare l’inno di Mameli come canto di comunione fraterna, ma anche negli scritti di alcuni intellettuali di sinistra che […]