Varese, 11 mar – Tra le tante vittime del coronavirus si aggiunge quella del dottor Roberto Stella, presidente dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Varese e responsabile area strategica formazione della Fnomceo. Lo rende noto Filippo Anelli, presidente nazionale degli Ordini dei Medici. Stella era ricoverato all’ospedale Sant’Anna di Como dallo scorso venerdì 6 marzo, a causa di una insufficienza respiratoria: si è spento nella notte.
“Oggi è un giorno estremamente triste. Il Coronavirus si è portato via in pochi giorni un amico, un collega, un presidente sempre pronto a spendersi per gli altri, senza risparmiarsi”, ha spiegato Anelli. “Per i suoi pazienti, per tutti i medici e gli odontoiatri dei quali curava la formazione, in particolare quella Ecm. Purtroppo oggi è arrivata la notizia che temevamo e che nessuno avrebbe voluto sentire: Roberto Stella, da qualche giorno ricoverato in rianimazione, non ce l’ha fatta”.
Stella era medico di medicina generale e praticava la sua professione in un poliambulatorio della città di Busto Arsizio, in provincia di Varese. Il dottore era rimasto contagiato insieme a un collega. Appresa la notizia, lo studio era stato sottoposto a sanificazione. “La professione paga un tributo altissimo all’epidemia di Covid-19″, ha ricordato Anelli. “La perdita dell’amico Roberto è incommensurabile. Il Servizio sanitario nazionale, la medicina generale, la Fnomceo, l’Ordine e tutti gli iscritti perdono un professionista appassionato, pronto a mettersi a servizio dei colleghi; i suoi pazienti perdono, come detto nel ricordo del suo Ordine, un medico capace di curare e di prendersi cura senza limiti”.
La conferma della morte è arrivata questa mattina, alle prime ore dell’alba di mercoledì 11 marzo. Fino alla serata di ieri le condizioni di Stella apparivano stazionarie, fino al peggioramento, avvenuto nella notte, che ha portato al decesso. La moglie e i figli si trovano al momento in isolamento domiciliare, secondo quanto previsto dai protocolli di contenimento del contagio.
Cristina Gauri