Padova, 4 mar – Quando si dice la sfortuna. Era fuggito dalla zona rossa del comune di Vò Euganeo per godersi la meritata settimana bianca in Trentino: ma si rompe il femore cadendo sulle piste da sci e i medici scoprono la sua provenienza. Protagonista della vicenda un 50enne, che come riporta l’Adige ha scatenato il panico fra il personale degli ospedali di Cavalese e Trento che temevano l’ipotesi contagio. L’episodio è finito con una segnalazione ai carabinieri e alla Procura.
Con tutta probabilità nessuno si sarebbe mai accorto della sua momentanea sparizione dalla quarantena se non fosse stato portato al pronto soccorso. I guai sono iniziati durante la registrazione dove è emerso che l’uomo – che non presentava sintomi di infezione – abitava nel paese del padovano dove si era registrato il primo morto per coronavirus in Italia, e dove sabato c’erano 77 positivi al tampone sierologico.
Apriti cielo: subito sono scattati gli accertamenti d’urgenza e il trasferimento a Trento per l’intervento alla gamba. Il paziente veneto, sempre osservando una rigida profilassi, è stato portato in ortopedia dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Il tampone per coronavirus dell’uomo è risultato fortunatamente negativo. Durante il ricovero, il personale sanitario ha adottato tutte le precauzioni necessarie.
Per tre giorni il fuggitivo è rimasto infatti ricoverato in una stanza singola, isolato dal resto dei pazienti della struttura; solo il personale munito di camice monouso, guanti, mascherina, occhiali aveva accesso alla camera. Dopo tre giorni di ricovero l’uomo è stato dimesso ed ora sta facendo la sua convalescenza a casa. Il gesto ha avuto, come ovvio, le sue conseguenze legali. Per l’uomo è partita la segnalazione ai carabinieri per via del decreto del Governo che prevede il divieto di allontanamento dai Comuni della Zona Rossa con annesse sanzioni.
Cristina Gauri
1 commento
dal virus si guarisce….
ma per l’imbecillità non c’è cura.