Roma, 14 feb – Nuovo drammatico bilancio del coronavirus diffuso dalle autorità cinesi. Continuano ad aumentare i morti e le persone contagiate: nella provincia di Hubei sono stati riportati 116 nuovi decessi, mentre i nuovi casi di infezione sarebbero 4.823. Stando a quanto riferito dalla Commissione sanitaria nazionale, ad oggi in Cina si contano in totale 1.380 morti e 55.748 casi di contagio. L’epidemia dunque non sta frenando, anzi. Proprio nella provincia centrale di Hubei, nella giornata di ieri si è verificato un netto aumento di contagiati, con oltre 14mila nuove persone affette dal virus.
Il coronavirus uccide sei medici
Ma il governo di Pechino ha iniziato a contare purtroppo anche i primi decessi tra il personale sanitario: sei morti. Impennata anche dei medici contagiati: all’11 febbraio, data dell’ultima stima resa nota dalla Commissione sanitaria nazionale, sono 1716 ovvero il 3,8% dei casi totali confermati in Cina. Il viceministro Zeng Yizin, membro della Commissione sanitaria, ha detto che 1102 operatori sanitari sono stati contagiati a Wuhan, mentre altri 400 si sono ammalati in altre zone della provincia di Hubei. Resta il fatto però che il governo cinese non brilla per trasparenza e sempre più persone mettono in dubbio i dati ufficiali diffusi dalle autorità, sospettando che il bilancio di morti e contagiati sia in realtà decisamente più drammatico.
Cani uccisi a bastonate in strada
Intanto in molte zone della Cina è scattata la psicosi, che starebbe generando atti di crudeltà inaudita. Decine di cani barbaramente uccisi in strada a colpi di bastone da parte di gruppi di persone convinte che gli animali domestici possano diffondere i coronavirus. Tutto questo nonostante l’Organizzazione mondiale della sanità abbia affermato che non vi sono prove della diffusione del virus attraverso cani e gatti. A denunciare i crudeli episodi è un’associazione animalista locale, la Chengdu Pet Adaptation Platform, che ha diffuso foto e video da brividi pubblicati dal Daily Mail. In uno di questi filmati si vede addirittura un agente, della contea di Yongjia, che uccide a bastonate un cane spaventato sul ciglio della strada. I passanti assistono alla scena e incitano l’uomo a uccidere l’animale.
Niccolò torna a casa
Stamani alle 5:30, dall’aeroporto militare di Pratica di Mare, è partito il volo speciale dell’Aeronautica che riporterà a casa Niccolò. Il 17enne studente di Grado rimasto bloccato nella città di Wuhan, arriverà in Italia nella giornata di domani. Le condizioni del ragazzo sono buone ed è risultato più volte negativo ai test del coronavirus. Così, dopo una lunga serie di contrattempi, è arrivato finalmente il momento del suo ritorno. “Tutto risolto, finalmente Niccolò tornerà a casa”, ha dichiarato il padre di Niccolò. “I genitori hanno accolto con un entusiasmo prevedibile la notizia – ha confermato il sindaco di Grado – Ora possono vivere in maniera più serena”.
Eugenio Palazzini
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[…] Coronavirus, impennata di vittime. E in Cina scatta la psicosi: cani… […]
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Speriamo che alla fine restino più cani che cinesi
[…] gli animali domestici sono stati visti come untori e in alcune zone è partita una vera e propria caccia alle streghe. Ma da dove nasce tutta questa […]