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Aiuto, arrivano i robot: ora 7 milioni di italiani temono di perdere il lavoro

by Vittoria Fiore
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Robot tiene in mano un teschio

Roma 5 feb – La cosiddetta «quarta rivoluzione industriale» fa paura: con l’introduzione dei robot, di un’automazione sempre più invasiva e, addirittura, dell’intelligenza artificiale, milioni di persone rischiano di perdere il posto e di risultare inadatti al nuovo mercato del lavoro. È una paura diffusa che, stando al terzo Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale, tormenta ben 7 milioni di italiani. Come si legge nel documento, infatti, ben «l’85% dei lavoratori è spaventato dagli effetti che si attendono dalla rivoluzione tecnologica e digitale che sta arrivando».

Una società di disuguali

Ma non è solo la perdita del lavoro a preoccupare. Il 70% degli occupati teme anche la riduzione del reddito e delle tutele sociali. E non si tratta affatto di timori infondati. Già adesso – come rileva sempre il rapporto – «chi lavora nei settori tecnologici guadagna il doppio degli altri». In questo senso, il report parla di salari tecno-polarizzati: «Fatto 100 lo stipendio medio italiano, nei settori tecnologici il valore sale a 184,1, mentre negli altri comparti scende a 93,5. Sono i numeri di una disuguaglianza salariale in atto nelle aziende italiane che convive con le paure dei lavoratori e certifica l’esistenza di un gap tra chi oggi lavora con le nuove tecnologie e chi no».

E se fossero proprio i robot a salvarci?

Ma non c’è solo chi ha paura di robot e intelligenza artificiale. Alcuni, in effetti, nutrono fiducia nel fatto che saranno proprio il welfare aziendale e l’innovazione tecnologica a mitigare le disuguaglianze oggi riscontrate: «Per due lavoratori su tre – si legge – che già ne beneficiano (il 66%), il welfare aziendale sta migliorando la loro qualità della vita. Le percentuali sono elevate tra dirigenti e quadri (89%), lavoratori intermedi (60%), operai (79%)». Pertanto, «guardando al futuro, il 54% dei lavoratori è convinto che gli strumenti di welfare aziendale potranno migliorare il benessere in azienda. E in vista dell’arrivo di robot e intelligenza artificiale, il welfare aziendale viene annoverato tra le cose positive che si possono ottenere in un futuro immaginato con meno lavoro, meno reddito e minori tutele».

Vittoria Fiore

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6 comments

SergioM 5 Febbraio 2020 - 2:07

Tranquilli , costano più di un negro …… vi fotterà il posto un Bingobongo !!!!!!

Io preferisco come razza i ROBOTS …… il loro software è un pò figlio mio . mio DNA …. meglio
del DNA NEGROIDE !!!!

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Laura 5 Febbraio 2020 - 2:14

ci siamo svegliati un po tardi, le macchine (se sarà conveniente a livello di costi) sostituiranno gli uomini
che rimarranno senza lavoro, non so cosa ci azzecchi il welfare aziendale (altra creatura delle potenti elite…) ma si dovrebbe ragionare (noi popolo) su come riarchitettare la Civiltà quando le macchine sostituiranno massimamente l’uomo, lo dobbiamo decidere noi popolo e non lasciarlo decidere alle elite perché in questo ultimo caso…si tornerà alla schiavitù per un tozzo di pane ed alla vita breve (per il popolo)
per cui svegliamoci tutti e cominciamo noi (popolo) a dibattere ed a far dibattere (i partiti) su questo argomento cruciale per il mondo intero

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Fabio Crociato 5 Febbraio 2020 - 5:10

Cominciamo con il chiederci chi paga e quanto costa mediamente un robot (ovviamente dall’ inizio alla fine della sua vita, scontando pure il materiale di recupero), poi parliamo del resto!! Il prezzo reale, totale, di un bene è sempre più “sfuggente”…, come mai?

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SergioM 6 Febbraio 2020 - 3:24

L’ IA non sarà antropomorfa …… e NON sostituirà lavoratori , avrà effetti benefici nella nostra
vita , questo è sicuro , purtroppo io non li vedrò ….. ma chissenefrega , ognuno vive il suo
tempo !

Primi effetti la DOMOTICA , e la gestione dell’ energia …. poi una integrazione uomo-macchina ;
sono ipovedente …. vorrei avere telecamere per sostituire i miei scadenti occhi !!!!
non leggo libri da anni , se non grazie ai computer !!!!! che ho contribuito a creare …..

Ad Maiora

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Fabio Crociato 6 Febbraio 2020 - 9:09

Sei sicuro che con la tecnologia non finisci per “incazzarti” di più…?! Pensa alla metamorfosi fisica che avverrà nei cittadini che usufruiranno della domotica…, roba da scappare liberi nei campi! Già nelle grandi città chi può scappa non appena possibile,,,, non certo per lo studio o la ricerca del robot.
I robot servono e serviranno veramente solo dove l’ uomo non può arrivare a… lavorare! Robot deriva infatti dal russo rabota che significa lavoro!
La domanda vera quindi è: serve davvero lavorare di più su questa terra? E qui il discorso si fa interessante… da tavola rotonda.
Sursum Corda

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Stefano 22 Febbraio 2020 - 12:25

I Robot non ci Sostituiranno MAI! I Robot Non hanno La Creatività e Empatia, Sarà peggio quelle Aziende che li Useranno, Basta Un Attacco Hacker per Fermare i Robot e una Bella TEMPESTA SOLARE che manda in Black Out Mondiale anche Totale dura anche 10 Anni, COL CAVOLO CHE USANO ROBOT, TECNOLOGIE, INNOVAZIONI e Digitale Il Mo Slogan: “Chi Innova, FALLISCE!”

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