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Parigi, in decine di migliaia contro procreazione assistita per lesbiche. Ma nessuno ne parla

by Cristina Gauri
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Parigi, 20 gen – Bologna, Italia: qualche decina di migliaia di persone scende in piazza con le sardine, stanata dai loro appartamenti con lo specchietto per allodole panem et circenses (canne e musicanti) di un surrogato di concertone del Primo Maggio. Si grida alla rivoluzione. Per un concerto gratis, contro lo schieramento politico che non sta governando. Parigi, Francia: come già accaduto il 7 ottobre scorso, i francesi sono nuovamente scesi in piazza a decine e decine di migliaia contro il discusso testo della legge sulla bioetica, in particolare contro il punto che apre alla procreazione medicalmente assistita per le lesbiche e le donne single, la cosiddetta «provetta per tutte». Ma nessuno ne parlerà.

Bambini senza padre

La protesta, che arriva due giorni prima dell’esame del senato francese, ha raccolto in piazza diverse sigle di associazioni coagulate intorno al collettivo Marchons enfants!, formato da 22 associazioni tra cui la Manif pour tous. «La legge», così afferma il comunicato diffuso da Mpt, «andrà a privare volontariamente i figli dei padri, dell’amore di un padre, per tutta la vita? Sarebbe una profonda ingiustizia. Questo disegno di legge toglierà dei diritti ai bambini, a cominciare da quello di avere un padre al loro fianco per crescere. Le centinaia di migliaia di manifestanti hanno dimostrato con la loro presenza il potere, il vigore e la determinazione del movimento sociale».

«Macron ritiri il disegno»

«Chiediamo la riscrittura quasi completa di questo disegno di legge», dichiara su Franceinfo Ludovine de La Rochère, presidente di La Manif pour tous. «La riscrittura (necessaria) è tale che chiediamo a Emmanuel Macron di ritirare questo disegno di legge, che non è un disegno di legge etico, ma un disegno di legge anti-etico». Mpt pone poi l’accento sull’uso dei termini «madre» e «padre»: «C’è un significato alle parole. Universalmente, il padre e la madre del bambino sono quelli che l’hanno concepito, lo hanno creato. I genitori adottivi sono speciali, sistemiamo la situazione di un bambino che ha perso i suoi genitori. Il disegno di legge parla di mettere due madri sul certificato di nascita. Un bambino non ha due madri. Potrebbe avere una madre e una matrigna», attacca.

Il rischio di un’eugenetica liberale

Una dura opposizione al testo di legge è arrivata anche dalla Conferenza episcopale francese, che in un documento pubblicato lo scorso 13 gennaio ha invitato la riflessione su tre punti specifici: la dignità e il rispetto del bambino, il tema dell’obiezione di coscienza per quei notai che si rifiuterebbero di trascrivere gli atti legati alla genitorialità, e «l’estensione della diagnosi pre-impianto», le cosiddette indagini pre-natali, che aprirebbe la strada «a una maggiore selezione» operata su «bambini non ancora nati, una selezione che il nostro Paese, tuttavia, professa di rifiutare» nel nome di una società inclusiva. Il timore riguarda l’avanzata di una «eugenetica liberale», operata dai futuri genitori.

La ruota dentata

«Senza dubbio», ha dichiarato il vescovo di Bayonne Marc Aillet, «la procreazione medicalmente assistita per tutti (Pma), che possiamo chiamare la “Pma senza padre”, è, sotto la pressione di lobby minoritarie, la questione più presente nei media, con la legalizzazione, ineluttabile in più o meno tempo, della gestazione per altri (Gpa), perché nulla fermerà la “ruota dentata” che ci ha condotto dai Pcas al matrimonio per tutti, e dal matrimonio per tutti alla Pma, nonostante molte petizioni in linea di principio…».

Cristina Gauri

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