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Processare Salvini ma dopo l’Emilia Romagna. I giallofucsia chiedono il rinvio del voto sulla Gregoretti

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 9 gen – I giallofucsia vogliano eliminare politicamente Matteo Salvini via tribunale ma non vogliono dargli la possibilità di giocarsi la carta elettorale della persecuzione delle toghe rosse. Ecco perché ora la maggioranza M5S-Pd-LeU-Iv chiede il rinvio del voto in Giunta per le autorizzazioni a procedere sul caso Gregoretti, scatenando le ire del diretto interessato. “Hanno paura di perdere la faccia, sono senza onore e senza dignità“, sbotta il leader della Lega.

Il presidente della Giunta Gasparri propone il no all’autorizzazione a procedere

Proporre all’assemblea il diniego alla richiesta di autorizzazione a procedere” nei confronti di Salvini per il ritardato sbarco dei 131 migranti tenuti a bordo della nave Gregoretti l’estate scorsa, vicenda per la quale l’allora ministro dell’Interno è indagato con l’accusa di sequestro di persona aggravato dall’abuso dei poteri di titolare del Viminale. È questa la richiesta che Maurizio Gasparri presidente della Giunta per le immunità del Senato e relatore del caso – ha portato questa mattina alla riunione in corso a Sant’Ivo alla Sapienza.

“Il premier Conte non fermò Salvini”

L’allora ministro dell’Interno – scrive Gasparri – non agì da solo. “È sicuramente configurabile un coinvolgimento politico governativo” del premier Giuseppe Conte, “comprovato dall’assenza di qualsivoglia presa di posizione contraria sulla conduzione del caso Gregoretti da parte del ministro Salvini e sulle scelte da lui operate, a prescindere dalla configurabilità o meno di un concorso nel reato del presidente Conte, elemento sul quale la giunta non può, anzi non deve esprimersi”.

La capigruppo ha sospeso le attività dal 20 al 24 gennaio

Sul voto della Giunta resta quindi da capire quando si terrà. Lo stesso Gasparri aveva annunciato il voto il 20 gennaio, cioè una settimana prima delle elezioni regionali in Emilia Romagna. La conferenza dei capigruppo del Senato, però, ieri ha sospeso le attività di Aula e Commissioni dal 20 al 24 gennaio. “Per me è tutto confermato”, ribatte Gasparri. Il braccio di ferro sulle date è appena iniziato, con la maggioranza giallofucsia che vuole rinviare il voto (con la scusa davvero poco credibile di un ulteriore approfondimento dell’istruttoria).

Adolfo Spezzaferro

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