Roma, 3 gen – Lo Spin Time Labs tra i luoghi di interesse turistico segnalati sul sito del Comune di Roma. Proprio così: il palazzo dell’Esquilino occupato e controllato dal “movimento di lotta per la casa” Action, abitato da 450 persone e sede di numerose attività abusive ed esentasse (tra cui discoteca e ristorante) fino a poche ore fa campeggiava sulla pagina Turismoroma.it, il sito ufficiale del Comune di Roma, curato dal Dipartimento Turismo, formazione professionale e Lavoro e gestito da Zetema (con una redazione formata, secondo quanto riporta il sito stesso, da 17 persone). Lo riferisce oggi Il Messaggero, che ha postato lo screenshot relativo alla parte del sito contenente le informazioni relative alle attività di Spin Time.
Ma a breve distanza di tempo dalla pubblicazione dell’articolo, il nome dell’occupazione – guarda caso – è stato tolto dal portale del turismo della Capitale. Verba volant, screenshot manent, per fortuna: e così la toppa è risultata, come al solito, più grande del buco.
Le sviolinate del Comune
Prima della cancellazione dal sito, si poteva leggere che «Spin Time Labs è un bene comune, cantiere di rigenerazione urbana, una nuova dimensione dell’abitare e un centro culturale polifunzionale». E un’ulteriore sviolinata: «Un tetto per più di 150 famiglie, una sala concerti ed eventi e un auditorium per orchestre, conferenze e assemblee». Un mondo fatato, roseo: nessun accenno al pizzo (esentasse pure quello) che gli occupanti devono pagare ad Action, nessun accenno alla totale irregolarità delle attività commerciali svolte nella struttura, o alle morosità legate al consumo di energia elettrica. «Organizziamo corsi, spettacoli e laboratori teatro, iniziative per bambini e attività di assistenza sociale». Viene menzionata «un’osteria, un laboratorio di birra artigianale, una falegnameria, una sala prove e un punto di approdo, aperto a tutti, attento ai giovani, agli ultimi e ai più bisognosi», tutto abusivo e senza controlli o misure di sicurezza a norma di legge.
«Sono esterrefatto», dichiara Giuseppe Roscioli, presidente Federalberghi Roma, raggiunto dal Messaggero: «Io mi chiedo una cosa: se il 31 dicembre, alcuni turisti avessero cercato di partecipare al Capodanno abusivo, che figura ci avremmo fatto?», si domanda. «È un luogo abusivo e dovrebbe essere interesse del Comune chiuderlo».
Pugno di ferro solo con CasaPound
3 comments
E poi mi perseguiti un povero barista che non ti ha fatto lo scontrino di 80 c€ per il caffè.
…. fare causa alla raggi “gran didietro” di non aver pubblicato CP sul sito del comune…;-)))
Sul portale del Turismo!! Questa mi mancava… Comincio a capire una altra ragione per la quale perdiamo i turisti. Pietà!