Roma, 15 gen – Il vicepresidente della Commissione Europea Jyrki Katainen è arrivato oggi in visita in Italia. Durante questo viaggio di due giorni – oggi a Roma, domani a Milano – l’ex premier finlandese incontrerà gli esponenti del governo, dei sindacati e delle associazioni imprenditoriali. Atteso invece per domani l’incontro con l’ex presidente del Consiglio Monti, quasi a voler sottolineare la continuità tra il suo esecutivo e quello di Renzi.
Tra gli altri incontri del vicepresidente, ci sarà quello con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi e il presidente della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini.
Katainen è in Italia con l’obiettivo di illustrare il piano di investimenti da 315 miliardi di euro messo a punto da Bruxelles e di mobilitare l’interesse di investitori pubblici e privati. Ma appare scontato che la sua visita sia anche e soprattutto un atto dovuto per pontificare le politiche di austerity promosse dall’Ue e attuate dal governo Renzi.
Il primo incontro del vicepresidente è stato con le commissioni riunite bilancio, attività produttive, lavoro e politiche Ue di Camera e Senato. In occasione di questo incontro, Katainen ha affermato: “Il Jobs Act aiuterà le assunzioni ed è più equo rispetto ai giovani” sottolineando che “le riforme del governo italiano sono giuste e importanti e aumenteranno la competitività, compresa quella della Giustizia”. Ha poi proseguito spiegando che “la maggior parte delle scelte che devono essere prese per creare lavoro sono nelle disponibilità degli stati membri. Per esempio quello dell’elevata pressione fiscale che grava sulle imprese italiane è un tipico problema che è nelle mani dei politici italiani, l’Ue non ha competenza in materia fiscale. Molte questioni relative alla competitività sono di competenza dei legislatori nazionali”.
Katainen ha inoltre affermato che “le riforme proposte dal Governo italiano sono importanti e secondo me, a titolo personale, sono tutte giuste e aumenteranno la competitività del Paese. Questo e’ quanto ci dicono gli operatori privati”. E ha concluso il suo intervento, chiosando che In Europa “abbiano tutti disperatamente bisogno di crescita economica. Il motore sono gli investimenti e tutti i paesi soffrono di una carenza di investimenti. Per questo la Commissione Ue ha deciso di dare massima priorità al rilancio degli investimenti. In Europa c’è tanta liquidità e capitali privati e bisogna che si muova e produca investimenti”.
Il falco del rigore europeista ha inoltre sottolineato che l’intervento della macchina statale nell’opera di rilancio economico deve restare minimo, “per non cadere nella trappola dello statalismo”. A conferma, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, come le intenzioni di questi personaggi siano soltanto rivolte alla cancellazione della sovranità e dei diritti sociali acquisiti e conquistati durante il secolo scorso.
Giuseppe Maneggio