Roma, 9 nov – Se Forza Italia deve fare i conti con l’emorragia dei consensi verso Lega e Fratelli d’Italia, il pericolo viene anche da sinistra. Non è un mistero, infatti, che Italia Viva di Matteo Renzi miri a diventare una Democrazia cristiana 2.0. Una sorta di riedizione della Balena bianca al tempo dei social, una casa comune per tutti i moderati (e i riciclati) al riparo dai tanto temuti «estremismi». E Renzi, in proposito, è stato più che esplicito: «Porte aperte a chi vorrà venire a questo progetto non da ospite ma da dirigente, vale per Mara Carfagna e altri dirigenti del suo partito», ha annunciato il senatore dal palco del Linkiesta Festival. «Ma noi non tiriamo la giacchetta, Italia Viva è un approdo naturale per tutti, è questione di tempo», ha aggiunto.
Forza Italia Viva
Al richiamo «amoroso» di Renzi ha risposto la diretta interessata: «Se Renzi dichiarasse di non voler sostenere più il governo di sinistra ma di avere altre ambizioni, Forza Italia Viva potrebbe essere una suggestione», ha dichiarato Mara Carfagna, sempre dal Linkiesta Festival. «Oggi io e Renzi siamo in due metà campo diverse», ha aggiunto la forzista, «non so cosa accadrà nei prossimi giorni, ma molti dopo 25 anni non si sentono a proprio agio in Forza Italia, oggi si sentono a casa d’altri».
La Carfagna anti-sovranista
La Carfagna, messa da parte da Berlusconi negli ultimi tempi, aveva del resto tentato di dare una profondità politica ai suoi malumori, soprattutto puntando il dito contro la «deriva sovranista» del destra-centro: «Mi fa rabbia la sudditanza psicologica nei confronti del sovranismo – ha spiegato ancora la Carfagna – è dannosa per il nostro partito, per le alleanze internazionali. In nessun Paese i partiti liberali sono affetti da sudditanza verso le destre estreme. Non mi piace e non lo accetto». E ancora: «Non è un destino ineluttabile che un partito di centro come Forza Italia sia destinato a essere bloccato al 5%. Vedo un atteggiamento rinunciatario», per poi concludere che «il centrodestra va equilibrato: oggi non vedo un centrodestra ma una destra-destra, è quello che è accaduto in Umbria, e rischia di accadere in Emilia Romagna».
Contrordine compagni
Dopo le critiche piovute su di lei per queste esternazioni e il flirt con Renzi, la Carfagna ha fatto marcia indietro: «Il mio campo politico – ha scritto su Twitter – è e resterà il centrodestra. Tra il mio percorso e quello di Matteo Renzi non possono esserci sovrapposizioni, lui è nell’altra metà campo e sostiene un governo di sinistra». Ma c’è da scommetterci che non sia finita qui: meglio regnare all’inferno della dirigenza di Italia Viva, che servire nel paradiso di una Forza Italia morente.
Elena Sempione