Che gli italiani amino il gioco d’azzardo, sia dal vivo che nei casino AAMS, non è una novità. Ma quanto spendono in media nel gioco rispetto ai loro guadagni? E quali sono le regioni in cui si gioca di più? A questi ed altri quesiti rispondono i dati dell’Istat raffrontati con i dati Irpef. Questi fanno riferimento all’anno 2017. In particolare sono stati messi a confronto i dati sulla spesa del gioco d’azzardo, e i dati delle dichiarazioni dei redditi. Che sia in una ricevitoria, oppure su uno dei siti dei casino online, gli italiani dedicano parte del proprio reddito a questa attività. Ma a quanto ammonta? Si può davvero parlare di problema del gioco?
Il primo dato che emerge è che nei vari giochi d’azzardo e nelle scommesse sportive gli italiani spendono l’1,86% di quanto guadagnano. Ovviamente non tutti i giocatori italiani sono uguali, e non lo sono le regioni d’Italia. Ad esempio in Campania vi è la percentuale più elevata: essa si attesta sul 3,3%. Questo non vuol dire però che in Campania si gioca di più in assoluto. Va considerato infatti che se il reddito è più basso, la percentuale, a parità di denaro giocato, sarà più alta.
Quanto si gioca live e nei casino AAMS
Queste statistiche si riferiscono non a tutta la popolazione ma soltanto ai giocatori italiani che percepiscono un reddito. Quando si parla solo di percentuali non si ha la misura esatta dell’ammontare che viene investito nel gioco. Bisogna infatti fare dei calcoli. Andando a guardare i dati, si scopre così che il reddito medio su cui è stata calcolata questa percentuale è di 20.670 € l’anno. Dunque l’1,8% ammonta a circa 372 €.
Questo vuol dire che in media gli italiani che lavorano spendono nei casino con licenza AAMS e nel gioco dal vivo circa un euro al giorno. In effetti considerate in questo modo non sono cifre allarmanti, come ci si potrebbe aspettare.
Tornando alle differenze tra le regioni, il sud si pone primo in classifica per quanto riguarda le percentuali del reddito dedicate al gioco. Dopo la Campania troviamo infatti la Calabria, con il 3,1% e quindi la Puglia, in cui si dedica al 2,9% del reddito al gioco. Le regioni in cui il problema del gioco si fa sentire di più a livello mediatico, sono in realtà sotto la media. Parliamo della Lombardia e del Lazio, in cui le percentuali sono rispettivamente dell’1,5% e 1,7%. La regione in cui, in percentuale, si gioca di meno è il Trentino Alto Adige, con l’1,1%.
Ma quali sono i giochi preferiti dagli italiani?
I dati in nostro possesso non ci danno una classifica dei giochi preferiti, ma ci rivelano comunque qualcosa. Apparecchi come slot-machine e VLT, spesso additate come causa principale della dipendenza da gioco, assorbono in media l’1,1% del reddito degli italiani. Questo vuol dire che ciascuno di noi e spende grosso modo 19 € al mese in questo tipo di gioco d’azzardo. Più difficile calcolare la spesa nei giochi nei casino. Anche se gli ultimi dati, relativi al primo trimestre del 2019, ci dicono che questa modalità di gioco è in crescita. Tornando al gioco dal vivo, un altro dato che emerge è che la spesa media nelle scommesse sportive è pari a 17 € l’anno, poco più di 1,5 € al mese. Anche in questo caso i dati recenti, relativi soltanto al gioco a distanza ci dicono di più. Le scommesse sportive nei casino AAMS, mostrano nel primo trimestre 2019 una tendenza in crescita.
Da questo quadro emerge però che il gioco non sembra essere quella piaga che viene dipinta dai media. Gli italiani amano giocare, ma generalmente non eccedono. La modalità di gioco a distanza, nei casino online AAMS continua la sua tendenza positiva. Ma slot e vlt live riscuotono ancora molto successo.