Milano, 17 ott – Rita Pavone scatena di nuovo le polemiche. Dopo quella su Greta Thunberg, la popolare cantante di Datemi un martello , molto attiva su Twitter, avrebbe messo un like politicamente scorretto. Quello a un link della pagina Dvce Benito Mvssolini.
Il like della Pavone riportava ad un post, secondo quanto riportato da Huffington Post (che non ha mancato di criticare l’accaduto), rimandava ad Manaf Abuel Cocobissi, il togolese che a settembre aveva picchiato due donne innocenti che in quel momento si trovavano a camminare vicino a lui in un sottopassaggio. Manaf, come forse alcuni di voi già sapranno, è recentemente stato assolto per l’aggressione da lui compiuta lo scorso mese. Il tribunale ha assolto l’aggressore ritenendolo «incapace d’intendere e di volere». Per questo motivo verrà presto trasferito in un ospedale psichiatrico giudiziario, ma già due giorni dopo il fatto l’immigrato era uscito di galera per essere messo agli arresti domiciliari. E questo nonostante fosse noto alle forze dell’ordine per svariati crimini.
“Siamo il Paese dell’impunità”
La Pavone dal suo profilo ufficiale Rita Pavone Official ha messo il like alla pagina “Dvce Benito Mussolini” e al post “incriminato” in cui si legge: “Stiamo diventando il paese dell’impunità. Assolto immigrato che ha aggredito e picchiato le donne in stazione”.
Stiamo diventando il paese dell’impunità
Assolto immigrato che ha aggredito e picchiato le donne in stazione https://t.co/8zVAIUizZ7
— DVCE BENITO MVSSOLINI (@BardiloF) October 15, 2019
Da allora, la Pavone ha pubblicato uno stato in inglese, che recita: “People, don’t publish things that aren’t true about me. You force me to block you”. Il riferimento non è chiaro, tuttavia. Che si riferisse ai giornalisti dell’Huffington Post ? Restiamo a vedere.
Rita, la “fastidiosa” zanzara
D’altronde, non ci sarebbe da sorprendersi se la Pavone avesse deciso di regalare il proprio consenso a un contenuto simile, al di là del nome della pagina che lo ha pubblicaot, perché la cantante è sempre stata (almeno su Twitter) controcorrente, anche se con ironia e rispetto: quando il vignettista toscano Vauro, il paladino dei radical chic da salotto televisivo, scrisse la “lettera” diretta a Sergio Mattarella per invocare la sua tutela contro l’operato di Matteo Salvini, la Rita “nazionale” si armò di tastiera per dedicargli un tweet velenoso e ironico: “Alcuni tizi sono dei mostri non solo di cattiveria. Lo sono anche fisicamente. Basta che si alzino al mattino e si guardino allo specchio per sentirsi già incazzati di quello che vedono… Dedicato a Vauro. Un …bellissimo uomo… Di dentro e di… fuori….“. E come dimenticare di quando i Pearl Jam, in concerto allo stadio Olimpico di Roma, dedicarono Imagine agli italiani “invitandoci” ad aprire i porti agli immigrati? Rita non se o lasciò dire due volte e si domandò delle rockstar americane: “Ma questi farsi gli affari loro, no?”. Quando, invece, si votò sulla piattaforma Rousseau sull’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini per la nave Diciotti, la moglie di Teddy Reno commentò così le polemiche sorte da tale votazione online: “Si fanno le pulci su un voto popolare limitato, ma non si sono mai fatte su chi invece ha governato senza che l’avesse mai votato nessuno“. “Questi governi tecnici hanno tecnicamente devastato il popolo italiano. Ma contenti voi…”, scrisse la Pavone rispondendo a chi la criticava (e insultava). Anzi, non mancò nemmeno di riprendere i suoi detrattori che le dicevano che il tricolore era nato dall’antifascismo, rinfacciandogli l’errore. Rita è pur sempre una Gianburrasca …
Ilaria Paoletti
1 commento
GRANDISSIMA , mai fermarsi alle etichette , LEI dimostra
di avere idee proprie , anche se diverse dalla massa di moda .
un milione di LIKE !