Roma, 10 ott – I risultati di una ricerca di Unicef sulla presenza in Italia dei cosiddetti Neet (“Not in education, employment or training”), ovvero i giovani che non studiano e non lavorano evidenzia come, nel confronto con l’Europa, l’Italia si posizioni purtroppo al primo posto. Ma non temete, grazie ad un’iniziativa di UniCampus presto tutti i giovani Neet avranno la possibilità di dare una svolta alle loro vite, accedendo al corso di laurea perfetto: quello per diventare influencer.
L’iniziativa di e-Campus
L’Università e-Campus di Roma offre, infatti, un corso interno a Scienze della Comunicazione col preciso scopo di “formare” gli influencer di domani. “La figura dell’influencer, pur non risultando una professione attualmente regolamentata, è sempre più richiesta da aziende, marchi commerciali e agenzie pubblicitarie, proprio per la capacità di veicolare messaggi al proprio pubblico che la riconosce come “opinion leader” credibile e affidabile“: questo è quanto spiegato dalla stessa università telematica nella pagina web che offre maggiori dettagli sui corsi relativi agli influencer.
“Figura professionale”
“Il corso forma la figura professionale dell’influencer, una figura relativamente recente nata dai social network e che, grazie alla fiducia del pubblico, svolge il ruolo di “ambasciatore” di se stesso e dei marchi che rappresenta” si legge ancora. Il corso, dunque, si prefigge come obiettivo quello di “preparare una figura in grado di esercitare la propria attività in maniera professionale, svincolandosi da quella mancanza di rigore e dall’utilizzo di cattive pratiche che penalizzano chi aspira al ruolo di influencer“.
Niente morali, ma attenti alle sòle
Evitiamo il giudizio “morale” sull’iniziativa dell’Università E-Campus: i corsi di laurea, come ogni cosa al mondo, rispondono a delle precise esigenze di mercato. Se credete che per diventare degli influencer alla Chiara Ferragni sia necessario studio e sacrificio, siete liberi di farlo. E se volete spenderci soldi, pure. Come consumatori, però, dovete stare attenti alla “sòla” che si nasconde dietro l’angolo. Molti utenti hanno notato come nel corso da “influencer” di e-Campus vi siano numerosi punti di contatto con altri corsi, come ad esempio quelli di Marketing o Comunicazione d’impresa. Corsi come quello di di Diritto dell’informazione, Etica della comunicazione, Informatica e Social Media Marketing sono già presenti in altre offerte formative di varie università italiane. Se volete diventare influencer e lavorare nel marketing questa è, all’evidenza, la prima lezione da imparare: non farsi fregare.
Ilaria Paoletti
2 comments
sapete, già da qualche hanno alcune aziende del settore animazione turistica, hanno adottato una nuova tipologia di influencer, ovvero “l’animatore turistico influencer”. Si tratta di animatori turistici che operano sui social, allo scopo di diffondere tra i giovani, l’atmosfera del villaggio turistico, spiegare chi sono gli animatori turistici, quali sono i loro compiti, i ruoli e quali competenze professionali devono: conoscere ed essere in grado di eseguire. Non mancano video con aneddoti, esperienze di vita, suggerimenti….Conosco bene questa realtà, da anni collaboro con Animandia.it un sito del settore e posso affermare che è una nicchia di mercato innovativa tutta da scoprire…e non occorre la laurea, ma tanta voglia di mettersi in gioco e soprattutto esperienza come animatore turistico
[…] Serena Grandi scoppiettante a Live Non è la D’Urso ieri sera. «Adesso si chiamano “influencer“, una volta si chiamavano “zoccole”», è stata la sua opinione tranchant su questa […]