Home » Fiducia al Governo: i mercati esultano ma c’è instabilità

Fiducia al Governo: i mercati esultano ma c’è instabilità

by La Redazione
0 commento

Berlusconi rinnova la fiducia al Governo Letta. L’aula applaude. I mercati esultano.

Avvio in rialzo per le Borse europee, confortate dal superamento della crisi politica italiana all’indomani del voto di fiducia del parlamento al Governo. Piazza affari fa segnare un progresso dello 0,2 per cento, “festeggiando” la ritrovata stabilità politica, trascinata dal settore bancario, con Unicredit che guadagno lo 0,2%, Intesa Sanpaolo registra un +0,6% e Mps va su dello 0,67%. Positivo il clima anche nel resto d’Europa con Parigi che guadagna lo 0,16%, Francoforte lo 0,22% e Madrid lo 0,16%.

Ma non è tutto oro quel che luccica.

Moody's

“Sebbene la sopravvivenza dell’attuale governo in Italia è il miglior risultato possibile dal punto di vista del credito” dichiara Moody’s in una nota, “le turbolenze politiche mettono in evidenza la fragilità del Governo. Questi ritardi potrebbero compromettere la ripresa economica del Paese.”. Per l’agenzia di rating, che valuta l’’Italia Baa2, ovvero ad un passo dalla fatidica soglia della “spazzatura”, le prospettive del merito di credito restano negative e il Paese non riuscirà a rispettare gli impegni di bilancio presi con l’Europa. “Ci aspettiamo – continua Moody’s –che l’Italia non centrerà l’obiettivo di portare il deficit di bilancio entro il limite del 3% del Pil nel 2013”.

Secondo il numero uno dell’Eurotower, Mario Draghi, “la ripresa è fragile, debole, instabile e parte da livelli molto bassi”. Continua a puntare il dito sull’instabilità politica del paese, esortando il Governo a concentrarsi sulle riforme e sulla stabilità.

Il nostro paese sembra ormai impotente. Trascinato dalle correnti e dagli “umori” dei mercati. Si chiede rigore e flessibilità. Tagli e disinvestimenti. Ancora una volta le vittime designate saranno gli italiani. La punizione sarà dovuta al “forte clima di instabilità politica” che si respira nel nostro Paese. Nuove tasse, aumento dell’Iva, imu si/imu no. Intanto sembra sempre più vicino un nuovo taglio del rating da parte delle agenzie di valutazione, che causerà una fuga dai BTP italiani, con rendimenti che si impenneranno, generando un effetto a cascata sui mutui e sui debiti delle aziende.  Le cose si mettono sempre più male.

Patrizio Pallicca

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati