Roma, 9 ott – È stata una brutta settimana per Tiziano Renzi. Lunedì la condanna a 1 anno e 9 mesi, insieme alla moglie Laura Bovoli, per l’emissione di fatture false. Ora invece, a stretto giro di posta, arriva un’altra tegola: l’avvio dell’inchiesta contro di lui anche per influenze illecite. Il fascicolo in realtà – come spiega oggi La Nazione – è stato aperto già un anno fa dalla Procura di Firenze. Tutto si basa sulle dichiarazioni rilasciate il 30 aprile 2018 al pm fiorentino Christine Von Borries dall’imprenditore Luigi Dagostino, anch’egli condannato a due anni di reclusione per fatture false e truffa aggravata nel processo ai coniugi Renzi.
Le chat non cancellate
Non solo: stando a quanto riporta La Verità, il 3 ottobre la Guardia di finanza avrebbe addirittura perquisito la villa di Tiziano Renzi a Rignano sull’Arno. Qui le fiamme gialle avrebbero sequestrato il computer, i cellulari e svariate pen drive del genitore dell’ex premier Matteo. Ieri, infine, la procura avrebbe ordinato un accertamento tecnico non ripetibile, ossia la copia dei file informatici per accertare il loro contenuto. Dalle notizie che filtrano, Tiziano Renzi non avrebbe infatti cancellato delle chat con contenuti compromettenti.
Renzi fece da intermediario?
«Un giorno nel 2015 al bar Igloo incontrai per caso il pm Antonio Savasta che si mise a parlare con me e mi disse che era interessato a presentare un disegno di legge in materia di rifiuti a Roma. Io ci pensai e siccome tramite Tiziano Renzi l’unico politico che avevo visto 3 o 4 volte era Luca Lotti, all’epoca sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, decisi che lo potevo portare da lui», dichiarò Dagostino al pm Von Borries. Savasta era al tempo titolare di un’indagine su false fatture, e tra i possibili indagati c’era anche Dagostino. Pertanto l’imprenditore avrebbe tentato di insabbiare il caso grazie all’intermediazione di Tiziano Renzi. Di lì è partita l’inchiesta che lo scorso gennaio ha portato all’arresto dello stesso Savasta. Ora, però, l’indagine si va allargando sempre più.
Elena Sempione
5 comments
arrestateli sti due ladroni di sx
La mela non cade lontano dall’ albero… “Cialtrone il padre! Cialtrona la madre! Cialtrona la figlia della sorella! È cialtrona pure quella! La famiglia dei cialtron!!!” Votate : “ITAGLIA VIVA” ! Viva che cosa??? La DELINQUENZA e la CIALTRONERIA! È ovvio!!!
in galera anche il figliolo! la madre e padre renzi ladroni!
[…] ha deciso il gup, giudice per l’udienza preliminare, di Roma Annalisa Marzano. Con Tiziano Renzi sono stati rinviati a giudizio, dunque andranno a processo, per lo stesso reato e processo Consip anche l’ex parlamentare Italo […]
[…] ha deciso il gup, giudice per l’udienza preliminare, di Roma Annalisa Marzano. Con Tiziano Renzi sono stati rinviati a giudizio, dunque andranno a processo, per lo stesso reato e processo Consip anche l’ex parlamentare Italo […]