Lampedusa, 7 ott – Una tragedia annunciata quella avvenuta avvenuta stanotte a poche miglia da Lampedusa. Un barchino, sovraccarico di immigrati per lo più di origine tunisina o subsahariana, si e’ ribaltato sotto gli occhi dei militari della Guardia costiera e della Guardia di finanza che erano venuti in soccorsi dei 50 passeggeri a bordo dell’imbarcazione. Insomma era questione di tempo prima che l’apertura della nuova stagione dei “porti aperti” targati governo giallofucsia, il conseguente riattivarsi del pull factor e l’arrivo della marea di immigrati che nelle ultime settimane si è riversata nel Mediterraneo verso le nostre coste, sfociassero nell’ennesima tragedia del mare. Che sarà funzionale all’implacabile intensificarsi di “missioni” delle varie Ong di traghettatori, e verrà strumentalizzata dall’esecutivo per manipolare l’opinione pubblica, come già fecero a loro tempo Letta e Renzi.
Quattro vittime
Le autorità italiane hanno messo in salvo, e già trasferito in porto, i 22 superstiti. A bordo del barchino erano presenti circa 50 persone. Tra i dispersi ci sarebbero anche 8 bambini. Fino ad ora sono due i corpi recuperati, altri due avvistati verranno recuperati appena possibile. La dinamica dell’incidente ricalca il copione più classico: mentre le motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza si avvicinavano al barchino per procedere al trasbordo, gli immigrati si sono spostati tutti su un lato della barca e hanno fatto ribaltare l’imbarcazione, complice il mare mosso.
Le ricerche proseguono
La guardia costiera si era attivata stanotte dopo la segnalazione ricevuta dal Cur di Palermo (Centro Unico di Risposta). Come riporta in un comunicato, “intorno a 00:15 la motovedetta avvistava a 6 miglia dall’isola di Lampedusa il barchino sovraccarico e già sbandato e dopo qualche minuto giungeva anche l’unità della guardia di finanza. Nel corso delle operazioni di soccorso, con condizioni meteomarine avverse, lo spostamento repentino dei migranti ha provocato il ribaltamento dell’imbarcazione”. Coinvolto nelle operazioni di soccorso, oltre alle unità navali della guardia costiera e della guardia di finanza, ci è anche un elicottero delle Fiamme Gialle che sta sorvolando la zona del disastro alla ricerca di corpi o di dispersi.
Cristina Gauri