Roma, 7 ago – Sembra essere arrivato ad un punto di svolta il braccio di ferro tra la Ong spagnola Open Arms e le autorità italiane. Dal 1 agosto la nave sta “vagabondando” nel Mediterraneo con 121 immigrati a bordo. Dopo che anche Malta ha risposto picche, il fondatore della Open Arms, Oscar Camps, ha fatto questo annuncio: “Se la situazione a bordo si farà grave entreremo in acque italiane”. Dunque la Ong spagnola sarebbe pronta a forzare il blocco nonostante le multe salatissime previste dal decreto Sicurezza bis.
Salvini promette battaglia
Non si è fatta attendere la risposta di Matteo Salvini: “La Open Arms avrebbe avuto tutto il tempo per raggiungere la Spagna che ha dato la bandiera alla nave e dove alcuni sindaci si sono esposti a favore dell’accoglienza. Ma forse questi signori vogliono fare solo una provocazione politica: evidentemente la vita delle persone a bordo non è la loro vera priorità, ma vogliono a tutti i costi trasferire dei clandestini nel nostro Paese. Si ricordi la Open Arms che per lei le acque territoriali italiane sono chiuse e siamo pronti a sequestrare la nave”.
Valencia e Barcellona pronte ad accogliere
La Ong che batte bandiera spagnola potrebbe navigare verso le coste iberiche, dove le città di Barcellona e Valencia hanno dato disponibilità ad accoglierla. “E’ un dovere etico ed umano nei confronti delle persone che rischiano la vita per fuggire dal terrore, la guerra o la miseria”, ha spiegato Joan Ribò, sindaco di Valencia. “Vogliamo seguire la strada che abbiamo intrapreso con l’Aquarius. Valencia e i valenciani vogliono ispirarsi ai valori della solidarietà, benessere e libertà che l’Europa ha sempre rappresentato”.
Il governo di Madrid contro la Open Arms
Perché allora la Open Arms non fa rotta verso la Spagna? Perché il governo spagnolo, che quest’anno ha accolto già 15 mila immigrati sulla rotta del Mediterraneo occidentale, già sei mesi fa ha tolto l’autorizzazione alla Open Arms a svolgere attività di ricerca e soccorso. La motivazione ufficiale è che la nave non rispetta gli standard di sicurezza internazionali (è omologata per un massimo di 18 persone).
Quella ufficiosa (e reale) è che il governo di Madrid non vuole dover accogliere anche gli immigrati della rotta del Mediterraneo centrale solo perché una nave Ong batte bandiera spagnola. Dunque ci aspetta un nuovo braccio di ferro tra una Ong e il ministro dell’Interno. Vedremo se questa volta finirà diversamente rispetto al caso Sea Watch.
Davide Di Stefano
2 comments
Sequestrare la sudicia bagnarola raccattanegranti. Inviarla immediatamente in acciaieria per riciclarla in materiale ed oggetti utili all’ Italia ed agli Italiani. Accarezzare il groppone dei pirati componenti la fetida ciurmaglia rifilanegranti-a-chi-non-vuole-proprio-saperne con mazze di notevole peso & calibro. Riportare immediatamente, legati-ammanettati-incappucciati, i negranti clandestini-traffichini-truffaldini sulle coste da cui hanno salpato, con strafottente e provocatoria incoscienza, per imporre con la violenza la loro indesiderata e sgradita presenza, in casa d’ altri. E che la pacchia, per questi infestatori e per chi gioca e lucra a trasbordarceli, che ci piaccia oppure no, sia VERAMENTE finita! E non solo a chiacchiere e a vuoti slogan! Ma anche, e soprattutto con i fatti! Stangando duramente tutti coloro che sfrontatamente giocano con la nostra pazienza e si vantano di romperci i coglioni impunemente e beffardamente ci spernacchiano! Che abbiano a pentirsene versando lacrime calde & amare! Amen!
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