Bologna, 5 ago – Via le diciture “padre” e “madre” dai moduli pubblici di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna. D’ora in poi, si userà la locuzione “genitore dichiarante e altro genitore”. Un piccolo formale cambiamento che, come denuncia Umberto La Morgia, consigliere comunale della Lega, altro non è che un passo verso lo sdoganamento della famiglia “omogenitoriale“.
Il progetto Ready
La legge regionale contro l'”omotransnegatività” è stata promossa dalla politica del Pd Roberta Mori e si ispira al “modello” dei servizi sociali della Val d’Enza; sì, proprio quelli implicati fino al collo nel giro degli affidi illeciti di bambini. Tale legge vorrebbe far sì che si estendesse a tutta l’Emilia Romagna il progetto Ready, acronimo per “Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per Orientamento Sessuale e Identità di Genere” . La Morgia ha presentato già la scorsa settimana un’interrogazione comunale con la quale richiedeva al Comune l’abbandono dalla partnership tale progetto.
La Murgia, gay non “omologato”
Il consigliere leghista qualche mese fa ha fatto outing rivelando la sua omosessualità; di certo non può essere tacciato di volontà discriminatorie.”Nel mio intervento ho chiarito che in linea di principio siamo tutti contro la discriminazione delle persone (e non solo per orientamento sessuale)” dice La Murgia “ma ho fatto notare che le azioni poste in essere dal Comune finora contro le presunte discriminazioni grazie a tale partnership sono state di fatto tutte volte a promuovere l’omogenitorialità“.
Libri e corsi Lgbt per famiglie
Secondo La Morgia, dati del Comune di Casalecchio alla mano, le principali attività svolte nell’ambito del progetto Ready sono state quantomeno discutibili. Presentazioni di libri per bambini dai titoli ambigui: Il libro di Tommy: manuale educativo didattico su scuola e omogenitorialità e Maestra, ma Sara ha due mamme?: le famiglie omogenitoriali nelle scuole e nei servizi educativi. Altra iniziativa di deciso stampo arcobaleno è un corso di formazione per docenti e famiglie dall’emblematico titolo: Nuove famiglie: scuola, genitori e sviluppo psicosociale. E sui moduli per la domanda di iscrizione agli asili comunali, via la dicitura “padre e madre” sostituita da “genitore dichiarante” e “altro genitore”. “Ho proposto di sciogliere questa partnership lesiva del diritto dei bambini ad avere un padre e una madre e della libertà educativa dei genitori verso i propri figli” conclude La Morgia, ponendo l’accento su come nel sistema di affidi gestito da Federica Anghinolfi fosse dato grande (e inopportuno) risalto alle tematiche Lgbt. Spesso, a scapito dell’obiettivo primario dei servizi sociali – quello di tutelare i minori.
Ilaria Paoletti
6 comments
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AAAA FROCIONIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
se non si da un “taglio” netto e definitivo a questo pd/lgbt il disordine sociale sarà irreversibile…la fine della società umana..
Non un passo indietro, non farsi intimidire da questa gente. Respingere la patologia, mantenere la fisiologia.
Vorrei come essere umano creato da DIO NON VENIRE discriminato se seguo le sue leggi. i froci mi fanno schifo orrore e puzzano di merda i frocioni sono depravati pedofili e maiali nati. No frocioni ad insegnare ai bambini, deve essere venire assolutamente vietato
Da “triangolo della morte” a “triangolo dei froci”
Bologna / Bibbiano (RE) …..
fate sempre + schifo ….
Peccato , Emiliani e Romagnoli sono simpatici ma hanno il 30% di coglioni comunisti e MALVAGI ….